Politica

Inchiesta Keu "E’ l’ora di finirla con le giustificazioni"

Ospitiamo un intervento di Luca Cherici, già vicesindaco di Pontedera, che da tempo si occupaa delle infiltrazioni delle ‘ndrangheta’ nei territori

Luca Cherici in un incontro con Don Andrea Gallo nel 2013

E’ apprezzabilissima la posizione scelta dal sindaco di Pontedera, Matteo Franconi, di costituire come “parte lesa” il comune di Pontedera in merito a i rifiuti altamente tossici interrati nell’area della maxi lottizzazione “Green Park”, molto prossima allo stadio.

Del resto, la scelta di costituirsi parte lesa – seguendo gli accertamenti e le imputazioni della Procura di Firenze – pare aver trovato concordi altri Comuni, e la Regione Toscana stessa.

Appaiono evidenti, tuttavia, le domande postesi da alcuni cittadini e da chi, ad altri livelli, si occupa ancora di Politica (con la “P” maiuscola): è possibile limitarsi alla presa d’atto di un illecito, quando i reati ipotizzati nei tre filoni dell’inchiesta, denominata dalla DDA di Firenze “Keu”, comprendono dall’associazione a delinquere alla corruzione, dall’abuso d’ufficio al traffico illecito di rifiuti, inquinamento ambientale, per terminare col narcotraffico internazionale, estorsione e illecita concorrenza; connessi al coinvolgimento della ‘ndrangheta’?

Personalmente, occupandomi da sempre delle infiltrazioni delle ‘mafie’ – e alcuno può negarlo - ritengo che, sia gli amministratori, sia coloro i quali a vario titolo svolgono attività politica-sociale, non possano esimersi dal domandarsi, come può un’area geografica così vasta permettere che una parte della grande criminalità del nostro Paese, giunga a mettere le mani sul nostro territorio. Le mafie, come asseriva Giovanni Falcone, sono interessate ai “soldi”, “è li che giungono”. In questo caso, con la crisi determinata da Covid, probabilmente, le stesse organizzazioni criminali, hanno tentato di inserirsi là dove vi era crisi. Ma ciò non basta a giustificare. Andrebbero individuati i “punti chiave” e le persone (magari con incarichi pubblici) che hanno permesso queste infiltrazioni. E’ l’ora di finirla con le giustificazioni su queste tematiche. Del tipo: “Io non c’ero; e se c’ero dormivo”. Capisco quanto questa problematica richiederebbe far un po’ di storia ed essere approfondita. Ma, le cosche si sono avvantaggiate con il problema gravissimo di Covid; anche di questo si sono approfittate, oltre agli ‘ordinari’ e ‘camuffati avvertimenti’ (come già me ne sono giunti). Auguro che, la politica nel suo complesso, si interesserà della complessa e conosciuta questione.

Luca Cherici (già vicesindaco di Pontedera)