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​Indiani a sorpresa lascia i granata dopo 5 anni

Il mister che ha portato il Pontedera in Lega Pro e ce l'ha tenuta per 4 anni ha ringraziato la società e la città ma è stato irremovibile

Paolo Indiani

"Sono stati 5 anni importanti e molto positivi per la mia vita e la mia carriera, ma già da mesi stavo pensando di lasciare pur se mi dicevo di voler lasciare il Pontedera in Lega Pro. Ci sono e ci siamo riusciti tutti insieme, e questo mi ha rafforzato nell'idea che è arrivato il momento di cercare nuove avventure". Paolo Indiani ha parlato con sincerità e il cuore, come si dice, in mano, nella conferenza stampa, con accanto il presidente Boschi e il direttore generale Giovannini e con la presenza dell'intera squadra che prima, in campo, aveva allenato per l'ultima volta mentre per l' ultima volta la dirigerà dalla panchina sabato ad Alessandria. 

"Di questi 5 anni a Pontedera il più bello perché il più difficile è stato questo, l'ultimo. A Lecce, quattro anni fa, potevamo anche vincere e andare magari in finale per la promozione in B mentre stavolta abbiamo rischiato di retrocedere. Ma il bello è venuto col grande girone di ritorno e con grandi e positive partite come quelle col Livorno, l'Alessandria, l'Arezzo e non solo, che ci hanno di fatto raggiungere la salvezza a tre giornate dalla fine".

Poi, alle inevitabili domande se può ripensarci, Paolo indiani ha risposto di no. Mentre a quella se ha già pronta una nuova squadra ha risposte che "per ora non ho nessuna vera richiesta, però spero di trovare una squadra con un programma e un obiettivo che possa condividere essendo anche convinto d'esser maturato come mentalità e tecnica in questi 5 anni a Pontedera. Di smettere questo lavoro non ne voglio però neanche sapere, stare in campo mi piace troppo". 

Anche il direttore generale Giovannini e il presidente Boschi hanno confermato che la decisione di Indiani è stato irremovibile per cui è stata concessa la rescissione del contratto che sarebbe scaduto l'anno prossimo, mentre Giovannini ha chiesto alla stampa di lasciargli "10 giorni di tempo per riposarsi e riflettere dopo un campionato così difficile e prima di cercare il nuovo allenatore". (mm)