Serviva una svolta e così è stata. I granata di mister Leonardo Menichini si sono resi protagonisti di una prestazione solida, che è valsa i tre punti sul campo del Gubbio.
Del resto, c'era desiderio di rilanciarsi dopo la cocente sconfitta al "Mannucci" contro la Torres, in un match che, seppur terminato con zero punti, aveva destato segni di speranza per il Pontedera.
"Questo successo ha un valore grande, perché abbiamo conquistato tre punti contro una squadra come il Gubbio, che reputo molto forte - ha detto l'allenatore granata - questa la vittoria vale qualcosa di più, perché ci dà morale. Vorrei anche ricordare che in campo avevamo una squadra tutta composta da giocatori dal 2000 in poi, compresi i tre vecchi".
"Abbiamo saputo soffrire, ma dove dobbiamo migliorare è nella gestione della palla, perché avevamo la possibilità di sfruttare meglio qualche spazio e non l’abbiamo fatto - ha aggiunto - sono abituato che le mie squadre devono giocare di più. Però in questo ci sono i meriti del Gubbio, che ci ha messo un po' all'angolo. Non credo che nel secondo tempo il nostro portiere abbia fatto interventi, mentre nel primo ci ha tenuto in vita con una grandissima parata: se fosse in vantaggio il Gubbio, tutto sarebbe diventato terribilmente più complicato".
Per gran parte della gara è rimasto in panchina Ragatzu, entrato soltanto negli ultimi minuti di gioco. "Una scelta tecnica - ha chiarito Menichini - in settimana stava male ed è tornato solo venerdì notte. Ma gli faccio i complimenti perché ha tenuto due o tre palloni fondamentali. E questo deve essere lo spirito: tutti devono dare il massimo".
Adesso, per i granata, l'obiettivo è dare continuità alla vittoria, anche se nelle prossime due partite ci saranno due scontri con squadre di alta classifica come Virtus Entella prima, domenica 27 al "Mannucci", e Pescara poi, mercoledì 30, al "Cornacchia".