Attualità

La grande alluvione e la memoria

Esattamente 50 anni fa straripava il fiume. Il dramma di quei tempi è oggi una sorgente di meraviglia e ricordi. In un video le foto d'epoca

Pontedera sommersa dall'alluvione

Sono passati 50 anni. Proprio oggi - era il 1966 - il fiume, lievitato in modo abnorme, ingrossato da piogge e affluenti, spezzava il recinto del suo corso usuale, abbatteva argini, invadeva la terra degli uomini. Il fiume, oggi imbrigliato da potenti opere idrauliche, schiantò alberi, spezzò le pareti delle abitazioni, incise nella memoria collettiva un segno che ancora si tramanda.

Il drammatico episodio manifestò la grandezza della natura e, come spesso avviene, assieme al dolore e alla perdita suscitò la meraviglia. Una meraviglia ancora sperimentabile grazie alle testimonianze: storie e narrazioni, ma anche fotografie e video, utili a riallacciare il presente con la città del passato.

Un percorso a ritroso, lungo il fiume del tempo, per ricordare com'era Pontedera cinquant'anni fa, quale il suo rapporto con i suoi due corsi d'acqua -l'Arno e l'Era - come viveva insomma a contatto con quello che il grande poeta inglese Thomas Eliot cantò come un Dio cupo e marrone, selvaggio e intrattabile: appunto il fiume.

Le foto dell'alluvione circolano da giorni anche sul web. Il video che condividiamo oggi è stato pubblicato nel 2012, è di claudiomace65 e riporta una cronistoria del 4 novembre 1966.

Per conoscere gli eventi in programma a Pontedera che celebrano la ricorrenza cliccare qui.