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La nuova vita di Giuseppe, Davide e Benur

Grande festa al reparto di dialisi dell'ospedale Lotti per i tre fratelli ponsacchini, da anni in cura e poi salvati con un trapianto di reni

E' un lieto giorno oggi per il reparto dialisi dell'ospedale Lotti. Si festeggia quel trapianto di rene che ha ridato nuova vita a Giuseppe, Davide e Benur Donofrio, tre fratelli ponsacchini di 56, 47 e 43 anni, da anni costretti a recarsi ogni giorni in ospedale per continuare a vivere.

"La loro storia è commovente – afferma Battista Catania, responsabile della dialisi – perché questi giovani hanno combattuto con coraggio e tenacia contro una malattia ereditaria che spesso è accompagnata da altre patologie come l’aneurisma celebrale. Infatti, uno di loro è stato sottoposto anche ad un intervento di neurochirurgia all’ospedale di Livorno".

Importante il ruolo che ha avuto il reparto del Lotti nella gestione completa della diverse fasi, dal trapianto al follow up post trapianto. Dopo la diagnosi, inizia il percorso di cura della malattia renale cronica e, con l’aggravarsi delle condizioni cliniche, la terapia salvavita è la dialisi. Per accelerare il percorso, i tre pazienti sono stati iscritti in due diversi centri trapianti, a Siena e a Pisa, anche in questa fase l’intera struttura pontederese ha avuto un ruolo attivo nella velocizzazione delle analisi di tutti gli esami necessari perché il trapianto potesse essere effettuato.

"Ora – sottolinea Giovanni Grazi, direttore della medicina – il nostro compito è quello di monitorare che tutto continui per il meglio grazie ai controlli programmati ai quali dovranno sottoporsi i tre fratelli e i loro famigliari diretti".

"Volentieri - ha aggiunto l'assessore regionale Stefania Saccard - mi unisco alla festa per Giuseppe, Davide e Benur, che grazie al trapianto di rene sono tornati a vivere, senza avere più bisogno della dialisi. Mi rallegro con loro e per loro, e ringrazio le equipe di Pisa e Siena che hanno eseguito i trapianti, e i medici e tutti gli operatori dell'ospedale di Pontedera che li hanno seguiti durante la dialisi e continueranno a seguirli ora con i controlli programmati. E' stata scritta un'altra bella pagina della sanità toscana".