Cultura

La storia di San Faustino spiegata all'Utel

Il professor Paolo Morelli presenta il suo studio sulle vicende che hanno riguardato le spoglie del patrono pontederese tra Ottocento e Novecento

La sede dell'Utel in via della Stazione vecchia

Le spoglie di San Faustino nascondono una storia particolare, quasi da giallo. E, per questo, proprio nel mese che Pontedera ha deciso di dedicare al proprio patrono, il professor Paolo Morelli presenterà all'Università del tempo libero il suo ultimo libro che ha per protagonista proprio il martire.

Insieme all'editore Michele Quirici, il professor Morelli illustrerà come, con l'aiuto prezioso del paleo antropologo Francesco Mallegni, ha cercato di raccogliere più informazioni possibili sulle vicende legate ai resti mortali del santo. L'appuntamento è in programma venerdì 28 Ottobre alle 15,30 nella sede di via della Stazione vecchia.

Una ricostruzione storica, che ripercorre le tribolazioni che il corpo di San Faustino ha subito tra fine Ottocento e primi anni del Novecento da anticlericali, massoni e atei pontederesi.

Un'iniziativa, dunque, che va a fondo della storia pontederese: fino al 1968 infatti, la festa di San Faustino è stata celebrata ogni prima domenica di Agosto, in ricordo della folla di fedeli che nel 1660 portò in processione le sue spoglie, appena giunte da Roma. Dopodiché, la sua festa è stata trasferita al secondo giovedì di Ottobre, in autunno, perché potese coinvolgere un maggior numero di persone.

Tutta da scoprire, infine, l'analisi delle ossa del santo, incluse quelle in più che si sono trovate come "intruse" nella scatola delle reliquie conservata in Duomo.