Cultura

La storia di uno scalpellino secondo Fiumalbi

L'autore pontederese torna nuovamente al romanzo e lo presenta alla biblioteca comunale "Gronchi" insieme alla direttrice Francesca Pepi

La biblioteca comunale di Pontedera

Dopo due raccolte di racconti, l'autore pontederese Dino Fiumalbi torna con un romanzo, Il marmo, le mani, la musica, edito da Bandecchi & Vivaldi, che sarà presentato sabato 9 Dicembre alle 17 alla biblioteca comunale "Gronchi".

Si tratta di un romanzo di formazione sviluppato intorno alla storia di uno scultore carrarino, scorbutico e presuntuosamente dedito alla ricerca di una "plausibile utopia". Alla presentazione, oltre all'autore, prenderanno parte anche la direttrice della biblioteca Francesca Pepi, con Ida Tortora e Veronica Cerrai.

"Pietro s’innamora presto della scultura, osservando il lavoro di un vecchio scalpellino, tanto bravo quanto scorbutico - si legge nella quarta di copertina - nel clima della decadente bottega artigiana, i discorsi sono rari, ma gli esempi magistrali e il giovane apprende l’arte con gli occhi e con le mani. Dal maestro riceve anche un precoce velo di misantropia, che si dissolverà quasi del tutto con la frequenza dell’Accademia di Belle Arti. Firenze dà al giovane provinciale una sorta di rifinitura e Pietro diventa bravo e anche famoso come scalpello ermetico, ma l’inquietudine non lo abbandona".

Fiumalbi è nato e vive a Pontedera e, nella sua vita, ha svolto diversi mestieri, fra i quali l’insegnante. Si è interessato di formazione e di ricerca storica, scrivendo articoli su riviste di settore. Nel 2018 ha pubblicato i risultati di una ricerca trentennale sulla storia di Pontedera, dal titolo Giuseppe Balbiani, 1767-1851 Da Pont’ad Era a Napoleone e ritorno a Pontedera, edito da Tagete.

Per la narrativa, invece, ha scritto Umani, diversi umani, La neve e il Vermentino, edito da Carmignani nel 2015, Noi umani cerchiamo quadrature e Le Donne, il Diavolo e il Destino.