Lavoro

La Uilm apre il tema dei contrattisti Piaggio

"Non possiamo permettere che ogni anno in Piaggio vengano cambiati dai 150 ai 200 contrattisti a termine" dice il segretario provinciale Nacci

La Uilm di Pisa invita il Gruppo Piaggio a discutere dei contrattisti, che ogni anno non sono mai gli stessi. "Ritengo giusto - queste le parole del segretario provinciale Uilm Pisa, Samuele Nacci -, iniziare questo percorso, perché non possiamo permettere che ogni anno in Piaggio vengano cambiati dai 150 ai 200 contrattisti a termine".

"Con la sottoscrizione dell’accordo per la risoluzione del rapporto di lavoro consensuale in Piaggio - osservano i metalmeccanici Uil -, abbiamo intrapreso il percorso finale da qui a gennaio per la trasformazione degli ultimi Ptv a Full Time. Concluso questo percorso, la Uilm Pisa, ritiene sia giunto il momento di iniziare a discutere di un nuovo argomento con l’Azienda, certo non meno importante di quello dei contratti a termine".

La Uilm Pisa chiede dunque l'apertura di "un tavolo di confronto e trovare la maniera di andare in deroga all’attuale legge che prevede il continuo turnover dei lavoratori precari; il tutto finalizzato alla stabilizzazione dei Contratti a Termine. Una deroga che consenta quindi di richiamare i contrattisti che hanno lavorato in Piaggio sia in questo anno che in quelli precedenti".

"Questa deroga non dovrà essere un ritorno al passato caotico in materia di contratti a termine - ha puntualizzato Nacci - dovrà avere delle regole chiare, sottoscritte in un accordo, che preveda una percentuale di stabilizzazione annuale, questo ovviamente valutando anche l’andamento produttivo e le eventuali uscite di lavoratori verso la pensione, e il percorso di stabilizzazione dovrà essere regolato anche rispettando l'anzianità aziendale dei lavoratori".

"Dovrebbe essere interesse anche dell’azienda - hanno sottolineato dalla Uilm -, poiché trovandosi sul posto di lavoro personale già esperto non dovrà spendere risorse nella formazione e tutto questo andrà sicuramente a favore della qualità del prodotto finale".