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L'Asl risponde alle accuse, "Parole infondate"

Nursind e Fratelli d'Italia chiedono maggiore attenzione alla qualità delle cure, l'Azienda replica: "Messa in dubbio la professionalità dei medici"

L'ingresso dell'ospedale "Felice Lotti" di Pontedera

I numeri sulle attività dell'ospedale "Lotti" nel 2023 hanno scatenato la reazione tanto di Fratelli d'Italia, per bocca del candidato sindaco del centrodestra Matteo Bagnoli, quanto del sindacato Nursind, la rappresentanza delle professioni infermieristiche. Entrambi, infatti, hanno denunciato le carenze strutturali dell'ospedale, sottolineando come sia a rischio la qualità delle cure.

Accuse, però, rispedite al mittente dall'Azienda Usl Toscana nord ovest. "Le dichiarazioni sul fenomeno dei grandi afflussi non trovano corrispondenza su quanto effettivamente succede ed è successo - hanno spiegato - la procedura dell’iperafflusso, ormai ampiamente sperimentata e consolidata in tutti i 13 ospedali della Asl, prevede che al verificarsi di alcuni indicatori specifici, relativi agli accessi al Pronto soccorso, siano attivate procedure che garantiscono, nel più breve tempo possibile, la presa in carico dei pazienti, attivando letti aggiuntivi e rinforzando la presenza del personale".

"Per quanto affermato in riferimento all’area medica, è necessario fare alcune puntualizzazioni - hanno aggiunto - l’istituzione del setting Picu, non ha comportato un aumento dei posti letto, né l’aumento della complessità assistenziale dei pazienti ricoverati: i posti letto disponibili erano e rimangono 80. Mentre, i 4 posti letto riferibili all’Admission Room, rappresentano l’effettiva novità, ma è bene specificare che si tratta di un setting attivabile per meno di 6 ore giornaliere, dove possono essere ricoverati temporaneamente gli utenti".

Quindi, l'Asl ha risposto anche sulle critiche sollevate circa la qualità delle cure. "Nonostante la posizione geografica ponga l'ospedale di Pontedera al centro di uno stretto triangolo formato da tre strutture ospedaliere maggiori come Empoli, Pisa e Livorno, continua a rappresentare un polo sanitario attrattivo per un numero elevato di cittadini - hanno concluso - chiedersi se le risposte al sondaggio sui pazienti sarebbero le stesse se i cittadini conoscessero davvero cosa vuol dire ricevere un’assistenza di qualità e anche screditare i riconoscimenti che i cittadini attribuiscono ai professionisti che di loro si prendono cura".