Lavoro

Lavoratori Arnèra, la coop risponde a Usb

La cooperativa sociale replica all'Unione sindacale di base. Leoncini: "Arnera non ha mai chiesto di fare sacrifici ai lavoratori"

A seguito delle preoccupazioni espresse dall'Unione sindacale di base di Livorno, il presidente della cooperativa sociale Arnèra, Alessio Leoncini, interviene per chiarire la situazione lavorativa, anche "al fine di consentire a chiunque lo volesse di formarsi un'opinione autonoma sull'argomento". Leoncini si dice preoccupato tanto quanto l'Usb - se non di più - e non accetta le critiche mosse dal sindacato agli amministratori della cooperativa.

"Stupisce nel comunicato sindacale la totale assenza di consapevolezza di quanto stia accadendo nel mondo del lavoro e in particolar modo nei servizi socio-sanitari ed educativi" esordisce Leoncini, per il quale la comunicazione inviata il 4 aprile ai soci, "in piena emergenza Covid" e in cui si annunciava l'anticipo della cassa integrazione, è stata "travisata e totalmente ignorata dalla Usb di Livorno".

"Una scelta difficile e responsabile, quella di anticipare la cassa integrazione" assicura il presidente, "che non tutti hanno assunto" e che invece, da Usb, viene data "per scontato", basando le sue considerazioni su un "comunicato interno attraverso il quale si informavano le lavoratrici e i lavoratori sulla situazione della cooperativa al momento del comunicato stesso, ovvero la chiusura per emergenza Covid dei servizi rivolti all’infanzia e ai minori e la contestuale richiesta di cassa integrazione per circa 300 persone".

"Sorge legittima la domanda - commenta Leoncini - se l’azione sindacale sia ispirata al perseguimento dell’interesse generale delle lavoratrici e lavoratori o non piuttosto a strumentali e personalistiche aspettative di qualche suo rappresentante. Arnera non ha mai chiesto di fare sacrifici ai lavoratori ma ha condiviso con essi le preoccupazioni legate al momento generale: la crisi prodotta dal Coronavirus. Nel comunicato si richiamano i soci e i lavoratori a un senso di responsabilità collettivo che è parte integrante dell’essere cooperativa". 

Leoncini, infine, assicura che "ben altro" è il clima che regna all'interno di Arnèra e ricorda i nuovi investimenti fatti e i risultati ottenuti. Come l'aver garantito continuità di reddito, l'aver difeso i livelli occupazionali e, in questi anni, l'aver creato nuovi posti di lavoro, rispettando tutti i pagamenti e arrivando ad affrontare l'emergenza Covid assicurando continuità nel rapporto con gli utenti e implementando ulteriori attività con modalità innovative.

"Saremmo degli sprovveduti se non fossimo preoccupati della situazione futura" conclude il presidente Arnèra ricordando che l'emergenza Covid è stata ed è un cataclisma globale, non un problema esclusivo della cooperativa. 

"Ribadiamo, in chiusura, che non abbiamo chiesto a soci e lavoratori sacrifici in nome dei tagli ma, al contrario, abbiamo richiamato tutti quanti alla condivisione di preoccupazioni legate alla situazione generale. Nella Cooperativa Sociale Arnera i padroni sono le socie e i soci e questo è il senso ultimo del comunicato inviato il 4 aprile scorso. Approfittiamo per ringraziare tutte le lavoratrici e i lavoratori, che in un clima surreale, sia in termini di relazioni umane, sia in termini di relazioni lavorative, sono state/i vicine/i alla cooperativa al fine di tutelare l'interesse collettivo".