Attualità

Libri sul tavolo o ombrelloni in spiaggia libera?

Il paradosso della Biblioteca Gronchi: centinaia di posti a sedere eppure nel periodo caldo degli esami non ci sono spazi per studiare

In principio fu la villa Crastan. Una cinquantina di posti a sedere e una clientela di studenti limitata, fedele. Sempre grossomodo gli stessi. 

Poi dalla primavera del 2014 gli spazi si ampliano a dismisura con l'apertura della nuova biblioteca su viale Piaggio, ricavata nelle vecchie officine dell'azienda della Vespa.

Eppure, a fronte di un'offerta di spazio che ad alcuni sembrava eccessiva, la domanda è aumentata ancora di più e i visitatori sono più di mille al giorno.

Risultato: nei periodi di esami universitari i tavoli della biblioteca Gronchi sono tutti pieni e trovare un posto è molto difficile se si arriva molto dopo l'orario d'apertura.

Così capita che i libri diventino segnaposti allo stesso modo di come gli ombrelloni vengono lasciati da alcuni villeggianti nelle spiagge libere: "Lì c'è lo spazio mio, non sdraiarti" è il messaggio. "Lì ci studio io" sembrano dire i libri lasciati dagli studenti sui tavoli dell'affollatissima biblioteca Gronchi. Due comportamenti simili che non mancano di creare discussioni e di far storcere la bocca a qualche studente che, giunto fino al viale Piaggio, a volte deve tornare a casa perché i tavoli sono occupati, di persone o di libri.

La situazione, a quanto si apprende, si verifica sia a piano terra che al primo piano e le assenze degli studenti non si limitano a pause caffè o pause pranzo ma si protraggono anche per ore.