Politica

Ospedale, Galletti replica a Nardini

La consigliera regionale del M5s replica alla collega Pd dopo il "blitz" all'ospedale Lotti definito "Un avanspettacolo"

Irene Galletti

"Se la consigliera del PD Alessandra Nardini fosse stata più attenta avrebbe saputo che questo sopralluogo, come molti altri che facciamo, giunge a seguito di atti formali presentati in consiglio (uno già nel 2015!) e numerosi confronti in varie sedi con dirigenti, sindacati, associazioni, operatori sanitari e sì, anche i pazienti, che sono parti in causa e fondamento del sistema sanità", dice Irene Galletti. 

"Le accuse ridicole di non essere propositivi, specie se rivolte ad Andrea Quartini, medico prima ancora che consigliere, parlano da sole anche della presunzione della collega, che un po' mi stupisce data la sua solita morigeratezza nei toni. Evidentemente avverte forte la preoccupazione della campagna elettorale, come altri del suo partito in caduta libera".

"Se la collega volesse ogni tanto abbandonare le riunioni ristrette, le assemblee di partito, le cerimonie e i tagli di nastro in compagnia degli esponenti della Giunta avremmo piacere che partecipasse con noi alla vita reale dei cittadini che la sua Giunta amministra e troppo spesso dimentica: non si spiegherebbero altrimenti infatti le persone lasciate per ore ad attendere nei corridoi in attesa di un primo trattamento, la mancanza cronica di operatori sanitari, le strutture spesso inadeguate", aggiunge Galletti. 
"Ho accompagnato per anni come volontaria i dializzati verso le loro cure, tre volte a settimana a trascorrere ore intere distesi su lettini dentro locali spesso deprimenti, sapendo che la loro unica speranza era una donazione di rene oppure trascorrere così il resto della vita. E ho prestato servizio sulle ambulanze del 118, insieme a quegli operatori che solo adesso ha avuto l'idea di incontrare ma che da anni chiedono condizioni migliori.

Le persone hanno bisogno di sentire partecipe e presente chi amministra e chi fa politica, mostrarci le situazioni che vivono quotidianamente, vedere i loro rappresentanti istituzionali nei luoghi in cui ogni giorno si affrontano problemi. E dopo si aspettano soluzioni concrete".

"Evidentemente ai bagni di realtà, spesso difficili e fonte di contestazione a volte, qualcuno continua a preferire le visite istituzionali preconfezionate - conclude Galletti - come troppo spesso se ne sono viste in questa legislatura. Comode passerelle contornate di telecamere (quelle sì, non questa: altra disattenzione) e applausi facili dalle proprie claques.

Cara collega, ti auguro in futuro molte di queste iniziative da avanspettacolo, che credimi, sono essenziali per la nostra crescita politica, per diventare perosne capaci di ascoltare e vedere con occhi diversi la realtà che abbiamo l'ambizione di governare".