Politica

Lottizzazione ai cimiteri, "Altra colata di cemento"

Il progetto di insediamento commerciale vicino al "Carlesi" fa scattare la polemica. Pontedera A Sinistra: "Vanno resi vivibili gli spazi dei giovani"

L'area verde di fronte ai cimiteri e al polo "Carlesi"

Durante il question time, l'amministrazione comunale lo ha confermato: all'interrogazione presentata dal consigliere Alberto Andreoli, il vicesindaco Alessandro Puccinelli ha risposto che il progetto di nuovo insediamento commerciale di fronte ai cimiteri non presenta criticità. E, dunque, il percorso sembra tracciato.

Ma le perplessità non arrivano soltanto da Andreoli: anche Pontedera A Sinistra si è prontamente schierata contro la lottizzazione in questione. "Essa comporterà ulteriori, consistenti flussi di auto in una zona in cui è già presente un traffico notevole, anche pesante - hanno spiegato dalla lista - di fronte alle nuove colate di cemento programmate sorge una scuola, che già adesso appare costretta in una sorta di isola rispetto al tessuto urbano, come evidenziano anche le pannellature che nascondono gran parte dell’edificio alla vista". 

La scuola in questione è il polo "Dino Carlesi", ed è agli studenti e alle studentesse, secondo Pontedera A Sinistra, che si dovrebbe chiedere di come organizzare l'assetto urbanistico dell'area. "Questo è ciò che vorrebbero? È la scelta giusta nell’interesse di chi rappresenta il futuro della nostra città? - hanno domandato - Vorremmo che Pontedera tornasse ad essere la citta dei bambini e delle bambine iniziando a rendere veramente vivibili e respirabili gli spazi a loro dedicati".

"Dobbiamo arricchire il complesso di un parco urbano o un piccolo bosco contiguo alla scuola, da impiantare sull’attuale sedime della strada antistante l’edificio, spostando la strada verso i cimiteri - hanno proseguito - un’operazione senz'altro impegnativa e costosa, ma che guarda prioritariamente alla salute e al benessere dei bambini e delle bambine".

"Si tratta di una proposta emblematica del nostro programma: porre fine immediata a nuove cementificazioni, tra l’altro prive di qualsiasi utilità, in linea con la proposta di legge che prevede di effettuare entro il 2030 misure di ripristino della natura in aree degradate - hanno concluso - la crisi ambientale che stiamo sperimentando in questi ultimi anni richiede un cambiamento deciso delle politiche urbanistiche, all’insegna della parola d’ordine più verde, meno cemento".