"Pontedera non fa parte del mondo, vive su un pianeta diverso". Con una provocazione, il segretario del circolo di Sinistra Italiana, Gianni Ferdani, punzecchia l'amministrazione comunale del sindaco Matteo Franconi. Puntando il dito, ancora una volta, contro la cementificazione.
Da Sinistra Italiana, infatti, viene fatto notare come tra le politiche del Comune e la realtà ci sia ormai una forte discrepanza. "Non bastano i moniti che dai palchi del teatro cittadino ci hanno dato autorevoli esponenti dell'ambientalismo, uno su tutti Mario Tozzi - ha detto -perché proprio Pontedera dovrebbe farsi carico delle emergenze climatiche, attuando politiche di massima salvaguardia del territorio Del resto mica siamo in Toscana, dove il rieletto presidente Giani dichiara di voler attuare il consumo di suolo zero in questa legislatura".
Ferdani, per l'occasione, cita anche lo stesso Giani. "Nel Novembre 2023 (dopo le alluvioni dovute al maltempo, ndr) disse che nessun sindaco gli avrebbe dovuto presentare piani urbanistici dove, in quei giorni, si era accumulata l'acqua - ha ricordato - e l'area del Chiesino era tra questi".
Del resto, in quest'area, l'intenzione è quella di dar vita a una lottizzazione prevalentemente commerciale, sulla quale domani, giovedì 27 Novembre, dovrà esprimersi il Consiglio comunale. "In fin dei conti cosa volete che sia il dato dell'ultimo rapporto del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente che indica per Pontedera, alla fine del 2024, un consumo di suolo pari al 22,33%, ovvero 1025,7 ettari, uguali a 1465 campi da calcio - ha aggiunto - ciò vale anche per la lottizzazione dei cimiteri, i cui impatti li vedremo nel tempo, le ipotesi di installazione delle basi militari alla ex tenuta Isabella e la mancata realizzazione di aree verdi alla Bellaria, nel rispetto degli impegni assunti in passato".
"C'è una sottovalutazione delle proprie azioni in funzione di un interesse immediato legato agli oneri di urbanizzazione o per compiacere pulsioni edificatorie o commerciali come fossimo nella Milano da bere degli anni Ottanta, che poi sappiamo come è andata a finire - ha concluso - il Consiglio comunale è ancora in tempo per rivedere la lottizzazione del Chiesino, anche in funzione dei molti rilievi di cui è oggetto, e avviare una più ampia riflessione sugli assetti dell'urbanistica locale".