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"L'Usb decida, noi andiamo avanti"

Il segretario Uilm Pisa Benedetto Benedetti commenta la vicenda della mancata partecipazione al tavolo di trattativa con Piaggio

Benedetto Benedetti

"L'Usb decida se vuole mantenere la sua piattaforma, e allora ne discuta con l’azienda, o se al contrario accetta di ritirarla e di condividere la nostra, poiché solo in questo caso potrà chiedere di partecipare al relativo tavolo di negoziato. Noi andiamo avanti, cercando di portare vantaggi veri ai lavoratori/ci". Queste le parole del segretario Uilm Pisa Benedetto Benedetti in commento alla vicenda della mancata partecipazione dell'Unione Sindacale di Base al tavolo di trattativa con la Piaggio.

"L'organizzazione Usb ha dichiarato di voler fermare lo stesso sindacato che lo scorso anno, in un scenario di i nazionale, ha garantito la salvaguardia e il rinnovo del Ccnl ai lavoratori metalmeccanici, apportando, anche se di misura, miglioramenti in termini di salario e welfare aziendale. Dichiara di voler fermare chi ha in questi anni a evitato che la crisi dello stabilimento Piaggio di Pontedera potesse sfociare in licenziamenti ed è riuscito a trasformare una buona percentuale lavoratori in di part-time verticale in full-time. Gli stessi che ci dicono di fermarci - ha aggiunto Benedetti - cercano la simpatia dei lavoratori/ci attraverso promesse campate in aria simili a quelle che il Gatto e la Volpe facevano a Pinocchio, quando gli facevano credere che se avesse seminava le cinque monete d’oro nel campo dei miracoli nella città di “Acchiappacitrulli”, ne avrebbe ottenute duemila. Chi conosce la storia sa benissimo come è andata e cosa abbia ottenuto Pinocchio…un bel niente. Quindi la Uilm non può permettersi di lasciare i lavoratori alle false promesse; nel nostro dna c’è il portare risultati e non promesse impossibili".

In merito al tavolo di trattativa di rinnovo del contratto integrativo, Benedetti ha precisato: "Basti dire che si è trattato di un incontro richiesto da Fim, Fiom e Uilm per discutere della piattaforma presentata dalle stesse organizzazioni sindacali; mentre l’Usb non solo rifiuta la nostra piattaforma ma addirittura ne ha elaborata un’altra completamente diversa".