Cronaca

Mafia, arresto in ospedale dopo la condanna

La polizia ha fermato Nicola Lovisco, ricercato dopo la pronuncia della Cassazione su un omicidio di 15 anni fa. Da tempo si era trasferito nel Pisano

Lo hanno intercettato all'interno dell'ospedale "Lotti" di Pontedera, dove si era recato per un malore. Qui, dopo settimane di ricerche, è stato bloccato Nicola Lovisco, 53enne originario della Basilicata e domiciliato a Ponsacco, destinatario di una condanna a 30 anni di reclusione per associazione mafiosa e omicidio aggravato dal metodo mafioso, gli agenti della polizia di Stato di Pisa hanno messo fine alla sua latitanza.

L'uomo, a seguito della pronuncia di condanna definitiva emessa dalla Corte di Cassazione, aveva fatto perdere le proprie tracce nelle passate settimane. Da tempo domiciliato nel Pisano, l'uomo era destinatario di un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso la Corte d’Appello di Salerno.

Così la Squadra mobile della Questura di Pisa, in sinergia con i colleghi di Potenza e sotto il coordinamento della Procura salernitana, nonché a livello centrale dal Servizio centrale operativo della Direzione centrale anticrimine e dal Servizio di cooperazione internazionale di polizia, ha condotto le indagini che hanno portato a Pontedera.

Del resto, per alcuni giorni, le indagini aveva condotto a una possibile presenza in Ungheria, ove si sarebbe rifugiato sotto falsa identità. Ciò ha portato a spiccare anche un mandato di arresto europeo, con successiva estensione delle ricerche in ambito internazionale. Nelle ultime 48 ore, però, la svolta: l'uomo poteva aver fatto rientro in territorio pisano

Lovisco, che non ha opposto resistenza è stato associato presso la locale casa circondariale "Don Bosco". La sentenza riguarda i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, omicidio aggravato da metodo mafioso, occultamento e distruzione di cadavere e violazioni sulla legge sulle armi, commessi nel 2007.