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​Gianni Pesce difende i suoi bovini

La grande stalla nella pianura fra Pontedera e Ponsacco è 'ricca' di 900 esemplari. Si contesta l'odore ma ora ci sono novità in arrivo

Doveva essere un incontro con la popolazione di Treggiaia i Fabbri e campagna vicina quello di Gianni Pesce, proprietario con la moglie della grande e bella tenuta Toscanelli con storica villa. Ma si sono presentati soltanto tre treggiaioli che hanno sollevato qualche pacata critica, poi diventata richiesta di chiarimenti. 

Motivo dell'incontro-dibattito erano le maleodoranze contestate dalla popolazione locale derivanti dalla grande stalla con 900 bovini, maleodoranze che Pesce ha in un certo senso difeso con intensità annunciando anche l'istallazione di una stalla 'biodigestore' "che abbatterà il cattivo odore al 90%". Ma ci vorrà un po' di tempo.

Il futuro della tenuta secondo il piano di miglioramento agricolo-aziendale spiegato da Pesce prevede una risto-macelleria per far degustare le carni, la degustazione di vini e una escursione in carrozza nella grande tenuta "per godere di questo splendido ambiente". 

Come in altre occasioni, c'è stato anche una critica ai politici pontederesi e ponsacchini (la tenuta è confinante con i due Comuni) "che ci hanno intralciato e bocciato...".

Le strade del parco si snodano per ben 18 chilometri sui quali Pesce, che ha rapporti con tutta Italia e all'estero per il settore bovini, aveva programmato anche la realizzazione di un campo di golf, poi bocciato anch'esso.