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Smarrirsi per poi ritrovarsi, con un libro

Il volume, scritto anche dalla blogger di QuiNews Maria Caruso, parla del lutto ed è stato pubblicato il giorno dopo la morte di Marco Bagnoli

Maria Caruso

"E' stata una strana coincidenza, quando mi hanno chiamato per dirmi che il libro, dopo tante attese, era stato finalmente pubblicato e quasi in contemporanea ho appreso della morte di Marco". Così Maria Caruso, coautrice del libro dal titolo Insegnanti smarriti, guida alla gestione del lutto e curatrice di un blog su QuiNews, ci ha iniziato a raccontare di questo particolare volume.

Sì perché Marilù, così si fa chiamare, ha lavorato a stretto contatto con l'infermiere di 44 anni morto alcuni giorni fa, trovato senza vita nel suo letto dalla madre. Lo conosceva bene e come molti è rimasta particolarmente scossa dalla sua improvvisa scomparsa.

"Come un'altra coincidenza al tempo in cui persi mio fratello - ha raccontato Marilù - così anche questa mi ha fatto pensare che nulla avviene per caso e che nel dolore dobbiamo trovare la forza di andare avanti sopratutto per far onore a chi ci ha lasciati".

Il libro, scritto insieme a Sergio Ardis e Moreno Marcucci, trae spunto dall'esperienza di aiuto di una classe scolastica in lutto per una compagna in coma irreversibile da tanti mesi e si suddivide in tre parti. La prima romanzata, scritta proprio da Marilù ed estrapolata dagli appunti del medico che seguì la classe. La seconda raccoglie invece alcune riflessioni a tutto tondo sul lutto, mentre la terza vuol essere una sorta di intreccio e sintesi delle prime due. In appendice poi, gli autori hanno stilato anche dieci semplici regole per chi si trova a doversi avvicinare ad una persona in lutto e vuole essere di aiuto.

"Fra pochi giorni incontrerò gli alunni di cui ho letto l'esperienza attraverso gli appunti - ha aggiunto Marilù - e per me sarà una grande emozione e anche un modo per sapere se sono riuscita davvero ad avvicinarmi al loro dolore".

"Questo libro lo dedico proprio al mio amico Marco - ha aggiungo - sempre pronto ad aiutare, solare e buono. Forse nei momenti di sofferenza si vede un po' quel che si vuol vedere, io in questa coincidenza vedo l'occasione di sentirlo più vicino a me".