Attualità

"Sul tempo scuola decidono gli istituti"

Così il sindaco Matteo Franconi, che interviene anche per smentire sulle decisioni un intervento diretto del Comune per "non vere" ragioni economiche

Matteo Franconi

"In queste settimane e negli ultimi giorni - questo l'intervento del sindaco, Matteo Franconi - sono stato contattato da diversi genitori e famiglie che sulle annunciate modifiche del tempo scuola negli Istituti Comprensivi della città mi hanno chiesto chiarimenti e specificazioni su alcuni temi. Credo sia utile rendere pubbliche quelle considerazioni a vantaggio della corretta informazione su competenze, visioni ed azioni.

L'autonomia scolastica è un principio imprescindibile su cui si incardina il sistema scolastico italiano che, al netto dell'enorme lavoro che abbiamo davanti per riformarlo e sostenerlo, è pacificamente tra i migliori a livello internazionale.

Il compito primario dell'amministrazione comunale, su cui garantiamo ogni giorno il massimo dell'impegno e dell'attenzione, è quello di mettere in campo servizi ausiliari all'istruzione (refezione, trasporto ed edilizia scolastica).

Ritengo che non sia di minor conto l'impegno ed il supporto profuso dal Comune per supportare e sostenere l’autonomia scolastica per il miglioramento qualitativo e/o quantitativo dell’offerta formativa: tant'è vero che recentemente abbiamo comunicato ai dirigenti un contributo economico finalizzato, a discrezione di ogni istituto, alla realizzazione di specifici progetti educativi ed alla modulazione del tempo scuola secondo le esigenze della didattica e delle famiglie.

Tutto ciò premesso, anche sulla scorta delle domande che i genitori mi hanno fatto, voglio ribadire che le annunciate scelte di modifica del tempo scuola non possono né devono esser motivate rispetto a presunte (e del tutto non vere) esigenze di risparmio dell'amministrazione sulla refezione e sulle utenze. Ebbene su questo ci tengo ad esser chiaro: come ho detto ai dirigenti scolastici ed ai genitori che ho incontrato il Comune di Pontedera ha tra le proprie finalità strategiche investire e non risparmiare sulla scuola. Le decisioni sul tempo scuola siano prese liberamente ed autonomamente dagli istituti sulla scorta dei migliori progetti educativi per i nostri figli, delle esigenze delle famiglie, del corpo docente ed ausiliario. Ma qualsiasi scelta venga fatta non accetto che venga imputata né ad esigenze dell'amministrazione né a mancanza di risorse dedicate.

Personalmente credo, l'ho già detto, che sarebbe stato possibile un percorso più meditato da avviare nel prossimo anno scolastico attraverso una discussione approfondita sulla qualità del tempo scuola e sui migliori progetti formativi per i nostri studenti. Senza dubbio le famiglie che hanno avviato un ciclo scolastico secondo un impianto educativo io ritengo abbiano il diritto di poterlo vedere garantito fino alla conclusione.

In ogni modo scelte così importanti che impattano su una esperienza positiva e pluriennale del sistema educativo di Pontedera e della Valdera (in cui i progetti di educazione alimentare hanno svolto un ruolo fondamentale riconosciuto a livello regionale) il mio auspicio è che siano prese da ogni Istituto Comprensivo con il coinvolgimento più ampio delle famiglie e con il massimo della ponderazione possibile.

Mi viene riferito che in un istituto è stato anche attivato l'istituto del referendum che spero riesca a garantire la più estesa partecipazione delle famiglie, a tutte quelle del primo ciclo, riguardo scelte così dirimenti nel percorso formativo dei propri figli.

Benché sia pacifico che la qualità del tempo scuola sia un obiettivo da perseguire dall'intera comunità educativa di un territorio e che nessuna scelta abbia mai un valore neutro, confermo che l'amministrazione comunale sarà a disposizione a supportare con i propri servizi ogni percorso che verrà deciso di intraprendere. Sarà comunque il tempo a dirci della bontà delle scelte sul tempo a scuola: questo nostro tempo ci racconta per adesso la bontà delle scelte di allora".