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Mensa della solidarietà, l'ospite medio è Under 50

Nel rapporto sull'attività del 2022, oltre 8mila pasti serviti per 340 ospiti diversi, tra i quali anche alcuni cittadini ucraini. Ecco tutti i numeri

I volontari della Mensa della solidarietà

Più ospiti rispetto al 2020 e al 2021, ben 159 nuove persone aiutate e cittadini pontederesi ormai in crescita costante. È questo il quadro riassuntivo delle attività svolte dalla Mensa della solidarietà di Pontedera durante il 2022, anno di piena ripresa dopo la pandemia.

Sul primo punto, sono 340 gli ospiti totali, dei quali, appunto, 159 nuovi. A questi sono stati somministrati 8.154 pasti, in aumento rispetto ai 7.866 distribuiti nel 2021 e ai 6.111 del 2020. Per trovare un numero di pasti più alto, occorre risalire al 2018, quando furono ben 8.336.

"Dobbiamo ringraziare i volontari, che dedicano tempo ed energie - ha detto Renzo Bartoli, responsabile della Mensa della solidarietà - ma soprattutto ci mettono il cuore e l'anima, facendo di questo luogo un punto di accoglienza".

La presentazione del rapporto 2022

Accoglienza sempre più rivolta ai cittadini italiani, che dal 2018, quando rappresentavano il 41% degli ospiti, sono arrivati a toccare il 45%. A fianco a loro, il 37% è di origine africana e, perlopiù, dal Marocco; il 15%, invece, proviene dall'Europa dell'est, in prevalenza dalla Romania. E, nel 2022, hanno usufruito dei servizi anche 24 ospiti ucraini.

"Fino a qualche anno fa, la Mensa della solidarietà creava scandalo, spesso sembrava fosse la fonte di molti problemi - ha proseguito - oggi, in realtà, è la testimonianza di una forte solidarietà: questo lo vediamo anche dai numerosi contributi che riceviamo, dal cibo alle donazioni. C'è fiducia nei nostri confronti: basti pensare a un episodio successo a Natale, quando due bambini hanno donato i loro piccoli risparmi alla Mensa".

E non solo per quanto riguarda la distribuzione dei pasti, ma anche nella costruzione di una relazione con chi la frequenta. "Siamo riusciti a migliorare il rapporto con chi frequenta la Mensa - ha aggiunto - cerchiamo di ascoltarli e di indirizzarli sulla strada che stanno cercando. Anche per questo, abbiamo sempre più bisogno di volontari, visto anche che la Mensa è aperta 365 giorni all'anno: servono persone che hanno volontà di fare qualcosa di buono per gli altri".

L'ingresso della Mensa

Gli altri che, sempre più, sono ospiti dai 30 ai 50 anni, spesso uomini senza lavoro o separati, che all'improvviso si sono ritrovati senza un tetto. Tra quelli che arrivano dalla Toscana, inoltre, il 56% è rappresentato da cittadini pontederesi, in vertiginoso aumento rispetto al 2017, quando erano soltanto il 20%.

"La Mensa è una delle attività fondamentali per la Misericordia e per le opere di carità che svolge l'associazione - ha commentato Pierluigi Masi, vicegovernatore dell'Arciconfraternita - la strada, spesso, è aggressività, diffidenza, paura. Quando gli ospiti vengono qui, invece, trovano altro: sicurezza e calore, che contribuiscono a pacificare gli animi e allentare le frustrazioni".

"Negli ultimi anni, anche grazie a Renzo e ai volontari, la situazione intorno alla Mensa è cambiata - ha concluso - spesso, capitava di dover ricorrere alle forze dell'ordine per placare gli animi di alcuni ospiti. Da tempo, invece, questo è un punto di riferimento per tanti e che contribuisce a migliorare il tessuto sociale".