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Mercato e maltempo, ambulanti chiedono chiarezza

La Fiva Confcommercio chiede al sindaco un incontro urgente dopo la richiesta avanzata da 140 operatori sulla uscita anticipata in caso di maltempo

La Fiva Confcommercio, sigla che rappresenta gli ambulanti, ha chiesto un incontro direttamente al sindaco Matteo Franconi con l'obiettivo di rispondere alle richieste della stragrande maggioranza degli imprenditori del mercato settimanale.

Nei giorni scorsi era stata infatti firmata una petizione da 140 operatori ( vedi articoli correlati ) con la quale si chiedevano garanzie in caso di maltempo, con la possibilità di uscire prima dalle postazioni per evitare disagi e proteggere merce e strutture.

"La risposta arrivata dal vicesindaco Puccinelli - dice il responsabile dell'area sindacale Alessio Giovarruscio - nulla chiarisce della questione e senza ancora fissare una data per risolvere un nodo che sta molto a cuore a tutti gli operatori del mercato settimanale. La questione della protezione delle merci e delle attrezzature in caso di forte maltempo è legittimamente sentita dagli stessi operatori del mercato di Pontedera, così come rivedere e migliorare eventualmente il sistema di gestione della presenza degli stessi durante le condizioni atmosferiche avverse. Per questo motivo ci siamo rivolti direttamente al sindaco Franconi, nella speranza che qualcosa finalmente si muova”.

“Gli operatori sono effettivamente preoccupati di dover continuare a sottostare ad una regola di stampo feudale che li obbliga in maniera assurda ad esporre la merce anche quando sussista il concreto pericolo che questa venga danneggiata a causa di condizioni meteo avverse” - prosegue Giovarruscio nella sua esposizione: “Essendo l'imprenditore il responsabile della propria merce è l'unico che in assoluta autonomia può decidere le modalità di salvaguardarla e se il regolamento di Pontedera dice qualcosa di diverso questo regolamento va assolutamente cambiato, senza tentennamenti o inutili distinzioni”.

“Da parte nostra confermiamo la massima disponibilità e ci aspettiamo di essere subito convocati per risolvere questa vicenda, anche perché non comprendiamo in alcun modo i motivi che possano giustificare il far passare del tempo e la difesa di una norma irragionevole che non ha alcuna ragione di essere” - conclude Giovarruscio.