Nessuna imposizione e nessuna forzatura didattica, oltre all'assenza di strumentalizzazioni politiche. Con una nota, i docenti del liceo "Montale" hanno voluto replicare a quanto affermato da Matteo Bagnoli e Christian Nannipieri di Fratelli d'Italia, che a loro volta avevano etichettato l'incontro da remoto con Francesca Albanese come "propaganda senza contraddittorio".
In particolare, gli insegnanti del liceo pontederese hanno ribattuto a quanto affermato da Bagnoli, capogruppo di FdI in Consiglio comunale, sui propri social. "Il 10 Dicembre si è svolta un’assemblea d’istituto regolarmente richiesta per discutere problematiche interne all’istituto, formalmente autorizzata e gestita dagli studenti, secondo quanto previsto dal Regolamento di istituto e dallo Statuto delle studentesse e degli studenti - hanno spiegato - i docenti erano presenti solo per dovere di sorveglianza".
"Nello stesso giorno, all’interno delle ore curricolari, alcune classi hanno assistito alla presentazione online del libro della dottoressa Albanese, relatrice delle Nazioni Unite, un'iniziativa organizzata su scala nazionale nell’ambito delle attività di educazione alla cittadinanza globale, come previsto dal curriculum di Educazione civica d'istituto - hanno puntualizzato - si è trattato di un’attività formativa condivisa con gli studenti, inserita nel quadro delle iniziative promosse dalla scuola per favorire la partecipazione democratica, la conoscenza delle istituzioni internazionali e il dialogo tra studenti e professionisti impegnati in contestiglobali".
"Sono lesive della dignità della comunità scolastica le affermazioni che parlano di imposizioni, irregolarità, forzature didattiche o strumentalizzazioni politiche da parte della scuola o dei docenti - hanno affermato i docenti - il liceo opera nel rispetto delle norme, promuovendo valori di pluralismo, senso critico, libertà di pensiero e partecipazione responsabile, e rigetta ogni tentativo di stravolgere i fatti con interpretazioni scorrette o denigratorie. La comunità scolastica lavora quotidianamente per garantire un ambiente educativo serio, aperto e rispettoso. Per questo motivo, la diffusione di ricostruzioni parziali e fuorvianti non solo offende il lavorodella scuola, ma rischia di danneggiare anche l’immagine degli stessi studenti, che hanno organizzato con maturità e autonomia l’assemblea di istituto".