La scultura per i fratelli Mazzinghi, Alessandro e Guido. Ma
anche le sculture del Sacro cuore per la chiesa di San Giuseppe e il Cristo in
bronzo della chiesa del Romito, per finire con alcune opere esposte anche al
palazzo comunale. Queste sono solo alcune delle produzioni artistiche di
Giovanni Aiello, pittore e sculture scomparso all’età di 85 anni.
Nato nel 1937 a Susa, in Tunisia, dopo un breve trasferimento a Siena, nel 1949 si è stabilito definitivamente a
Pontedera, dove ha vissuto e lavorato nel campo dell’arte pittorica e della
scultura.
Molti i riconoscimenti e le mostre realizzate nelle maggiori città toscane e in
altri centri italiani: da Empoli a Firenze, passando per Montecatini Terme, Viareggio
e Forte dei Marmi per arrivare fino a Roma, Venezia, Torino e Milano.
Grazie all’abilità nella scultura, Aiello ha
realizzato anche numerosi premi e riconoscimenti in ambito calcistico. Per
esempio, i trofei Artemio Franchi (1984) e Premio Fedeltà (1986), quest’ultimo conferito
al commissario tecnico della Nazionale Azeglio Vicini.