Cronaca

È morto Aiello, scultore e pittore della Valdera

Nato in Tunisia, a 12 anni si è trasferito a Pontedera. Dagli anni '60 ha iniziato una grande carriera in campo artistico e della produzione scultorea

Pontedera

La scultura per i fratelli Mazzinghi, Alessandro e Guido. Ma anche le sculture del Sacro cuore per la chiesa di San Giuseppe e il Cristo in bronzo della chiesa del Romito, per finire con alcune opere esposte anche al palazzo comunale. Queste sono solo alcune delle produzioni artistiche di Giovanni Aiello, pittore e sculture scomparso all’età di 85 anni.

Nato nel 1937 a Susa, in Tunisia, dopo un breve trasferimento a Siena, nel 1949 si è stabilito definitivamente a Pontedera, dove ha vissuto e lavorato nel campo dell’arte pittorica e della scultura.

Molti i riconoscimenti e le mostre realizzate nelle maggiori città toscane e in altri centri italiani: da Empoli a Firenze, passando per Montecatini Terme, Viareggio e Forte dei Marmi per arrivare fino a Roma, Venezia, Torino e Milano.

La statua "Il pugile" di fronte alla piscina comunale

Un'opera di Aiello presente a palazzo Stefanelli


Grazie all’abilità nella scultura, Aiello ha realizzato anche numerosi premi e riconoscimenti in ambito calcistico. Per esempio, i trofei Artemio Franchi (1984) e Premio Fedeltà (1986), quest’ultimo conferito al commissario tecnico della Nazionale Azeglio Vicini.