Attualità

​Motorini scolastici come al Mugello

All'entrata e all'uscita dalla città scolastica i rumori delle due ruote 'smarmittate' sono difficili da sopportare. Eppure, un tempo, partivano multe. In città, invece, sempre più tavolini all'aperto. Che però fanno meno rumori

Chi abita e magari ha anche terrazzi e finestre, come il sottoscritto e molti altri, in via Bologna, l'ultima verso nord delle strade che portano al villaggio scolastico. sa che gli studenti motorizzati hanno quasi tutti manomesso le marmitte per far più rumore. Un rumore che ti entra negli orecchi e sale alla testa per una ventina di minuti la mattina e altrettanti all'una, all'uscita delle scuole. Davanti alle quali un paio di centinaia di studenti parcheggiano i loro mezzi da ammazzaorecchi.

Bene, anzi male: sotto le finestre dei residenti di via Bologna e non solo passa ogni giorni un gran premio del Mugello.

Per fermare questi rumori da pista alla Valentino c'erano un tempo le forze dell'ordine. Ma ora non li ferma più nessuno, forse perché sono impegnati, e lo diciamo chiaramente, in altri servizi o forse perché i ragazzi dalla marmitta funesta hanno vinto la battaglia del rumore mischiandosi con la folla di chi entra e esce dalla città scolastica. Battaglia che evidentemente non si contesta più, forse perché non si può più fermare i motorizzati perché ciò rappresenta anche un rischio, visto che la città scolastica, a ridosso delle abitazioni "normali", è frequentata da circa 7 mila persona al giorno compreso gli insegnanti, i bidelli e genitori che portano i ragazzi a scuola in auto e poi li vanno a riprendere. 

Anni fa questi genitori si fermavano anche sulla Tosco Romagnola all'altezza della passerella, ma in quel caso partirono le multe. E la cosa finì.

Che fare per chi si sente entrare nella testa il rumore all'ultimo decibel? Se qualcuno lo sa, informi anche noi vittime.

Il secondo argomento del nostro TuttoPontedera di fine giugno è più positivo. E si riferisce al dilagare delle sedie e tavolini soprattutto, ma non solo, in centro. E proprio ieri l'altro ha aperto un altro bar che ha preso il posto della storica farmacia - trasferitasi in via Dante - per decenni e decenni istallatesi all'angolo tra Corso e via Lotti. Dove ora c'è un bar con tavolini bifaccia.

Girando per la città, di situazioni simili se ne vedono molte altre. E in questo caso, visto i risultati economici che fanno bene alla... salute e non fanno il triste e insopportabile rumore dei motorini scolastici, si può tollerare tranquillamente, salvo schiamazzi notturni che qualche decennio fa face chiudere il bar Messicano.