A lanciare l'allarme, nei giorni scorsi, erano stati Christian Nannipieri di Fratelli d'Italia e Simone Fabbrini, responsabile di Azione studentesca di Pisa. I due, infatti, hanno segnalato come negli ambienti del liceo scientifico XXV Aprile fosse presente della muffa e che, ancora, in alcune aule le tapparelle rotte costringessero studenti e studentesse a fare lezione con la luce solare negli occhi.
A tali affermazioni ha risposto quindi il presidente della Provincia, Massimiliano Angori, che ha rivendicato l'impegno dell'ente per quanto riguarda gli infissi tanto del XXV Aprile quanto del "Marconi", per cui sono stati stanziati 200mila euro, e derubricato le muffe a efflorescenze saline causate da vecchie infiltrazioni. Sulle quali, comunque, si sta lavorando.
Una risposta che, però, non è piaciuta ai rappresentanti degli studenti del liceo pontederese, che hanno a loro volta replicato invitando Angori a svolgere un sopralluogo. "Le sue dichiarazioni hanno lasciato sconcertati noi e tutta la comunità studentesca - hanno scritto - la muffa è purtroppo una realtà diffusa in numerosi ambienti comuni e aule del nostro istituto. Sebbene le tapparelle siano state sostituite nell’edificio azzurro, il problema persiste negli altri plessi. Molte aule versano in condizioni critiche, con buchi nei muri e nei controsoffitti che rendono gli spazi poco sicuri e inadeguati".
"In alcune aule gli studenti sono costretti a cambiare stanza tra una lezione e l’altra perché la muffa si stacca dai muri e cade sui banchi - hanno aggiunto - ci dispiace profondamente che il presidente della Provincia, responsabile dell’ente che dovrebbe tutelare le nostre strutture scolastiche, neghi l’esistenza di questi problemi, che noi studenti viviamo ogni giorno".
Da qui, l'invito a visitare la scuola, prima del 17 Dicembre, data nella quale si svolgerà il tavolo dell'edilizia scolastica. "Sono anni che aspettiamo soluzioni che non sono mai arrivate - hanno concluso i rappresentanti - cogliamo quindi quest’occasione per invitarlo già nella prossima settimana, in qualsiasi momento, a visitare il nostro istituto. Solo così potrà constatare con i suoi occhi che i problemi da noi denunciati, e da lui negati, sono purtroppo una realtà evidente".