Politica

Nel Pd è scontro, Nardini sbotta e Papiani replica

L'assessora regionale rompe il silenzio sul caso Sonia Luca: "Nessun veto su di lei da parte mia". Papiani: "Lesa la comunità dem di Pontedera"

Francesco Papiani e Alessandra Nardini

La campagna elettorale del Partito Democratico, quantomeno in provincia di Pisa, non comincia nel migliore dei modi. Dopo la settimana conclusasi con l'esclusione di Sonia Luca dalla lista, infatti, monta la polemica sul ruolo dell'assessora regionale Alessandra Nardini.

Chiamata in causa da più parti per le sue deleghe alle pari opportunità e il silenzio che ha adottato sul caso, Nardini ha voluto, alla fine, rispondere. "Non commento il fango e le accuse di cui sono stata bersaglio in questi giorni - ha detto - la nostra comunità non si merita tutto questo e non voglio contribuire al danno di immagine al partito che in molti hanno causato con polemiche pubbliche e ricatti, confermando una visione proprietaria del partito stesso. È anche per questo che ho evitato di rispondere alla strumentale richiesta di intervento pubblico che mi è stata rivolta, come se io avessi il potere di scegliere una cosa cosa anziché un'altra".

"Le liste, come sempre, le fa il partito e tutte le liste, inclusa la nostra pisana, sono state votate dalla direzione regionale di lunedì. Mi viene dunque attribuito un potere di veto che non ho e che comunque non ho mai esercitato nei confronti di chicchessia - ha aggiunto  -non ho messo il veto su nessuno e credo che Sonia Luca sia una validissima assessora del Comune di Pontedera. Trovo offensivo che questa vicenda venga descritta come una guerra tra donne e leggere che la Valdera non sarebbe rappresentata. Non penso di venire da Marte e sono stata sempre presente sul territorio per rispondere ai bisogni, a partire da scuola e lavoro".

Per Nardini, inoltre, non si pone una questione di parità di genere, perché inizialmente la lista era, di fatto, composta in maniera equa. "Dopodiché - ha aggiunto - è iniziato il fuoco di fila di una parte che ha anche fatto ritirare una candidata, motivo per cui la lista adesso presenta tre donne e quattro uomini, impedendo consapevolmente, vista la legge elettorale che prevede l'alternanza di genere, che la capolista sia donna. Tutto evidentemente a servizio di una specifica candidatura maschile. I fatti sono questi e non intendo tornarci sopra per non alimentare questo brutto spettacolo. Chiedo anche di non essere più tirata in ballo con ricostruzioni inaccettabili, a livello politico e perfino personale".

Dopo queste parole, QUInews ha provato a contattare la stessa Sonia Luca, ma quest'ultima ha preferito non rendere dichiarazioni sulla questione. Si è invece espresso il segretario dem di Pontedera, Francesco Papiani, che poco prima aveva chiamato in causa Nardini.

"Quando l'assessora parla di danno d'immagine, non so se parla della comunità pontederese. Perché in questa vicenda, se e c'è qualcuno di leso è proprio la comunità pontederese, e non solo sul piano d'immagine - ha commentato - ciò detto, la volontà di tutti è quella di non fare polemiche, ma è evidente che ci sia stato un cortocircuito che dobbiamo risolvere. A oggi, ancora nessuno ci ha chiarito la questione: per questo il 19 Settembre verrà a Pontedera il responsabile organizzativo del Pd Igor Taruffi".

"Ci fa piacere, comunque, che l'assessora Nardini apprezzi Sonia Luca e il suo impegno da assessora, ma ci dispiace che questo apprezzamento non sia arrivato 24 ore fa: ormai, con le liste già presentate, il danno è fatto ed è per tutto il Pd - ha concluso - il nostro appello, lanciato a seguito dell'esclusione di Luca, si è reso necessario perché non ci sono state date spiegazioni in merito. Sappiamo bene come funziona il voto sulle liste, ma di fronte a un nome indicato all'unanimità dal Pd di Pontedera che sparisce a favore di un altro che non era stato mai menzionato, ci siamo dovuti obbligatoriamente rivolgere ai vertici regionali e nazionali del partito. Inoltre, nessuno ha mai detto che Nardini non sia rappresentativa della Valdera: certo è che, con due candidature per la Valdicecina e tre per Pisa, non vedevamo ostacoli a un'altra che potesse rappresentare un territorio vasto come la Valdera".