C'è chi parla addirittura di bambini cacciati dagli asili e chi, invece, fa notare come le famiglie in questione non abbiano adempiuto alla procedura. Quel che è certo, è che la graduatoria per i nidi d'infanzia di Pontedera ha fatto discutere.
A lanciare il sasso per primo è il consigliere Gian Paolo Quercetani, del gruppo di Fratelli d'Italia, che accusa l'amministrazione di aver allontanato i piccoli alunni per una mera formalità. "Quanto accaduto è vergognoso e inaccettabile - ha detto - dei bambini sono stati esclusi dai nidi comunali per un semplice errore formale, spesso causato da una procedura confusionaria: è la prova di un’amministrazione completamente scollegata dalla realtà".
"Parliamo di bambini perfettamente inseriti nel contesto educativo, che frequentavano regolarmente e per i quali era stata presentata richiesta di riconferma - ha aggiunto - eppure, sono stati cancellati dal sistema per un click mancato o una firma non trasmessa digitalmente. Questo non è rigore: è cieca burocrazia al servizio di se stessa".
Ma per l'Unione Valdera, ente che si occupa del settore educativo per i Comuni membri, le cose non sarebbero andate proprio così. "Per il prossimo anno educativo abbiamo ricevuto oltre 750 domande di iscrizione: le regole e le modalità di accesso sono state identiche all’anno passato - spiega una nota - alla fine è stata elaborata una graduatoria definitiva e si è aperta l’ultima fase dell’assegnazione dei posti, con l'accettazione da fornire entro il termine di cinque giorni. La semplicità delle procedure è testimoniata dal fatto che, nel termine assegnato, rispetto agli oltre 720 posti assegnati, sono regolarmente pervenute il 98% di accettazioni o rinunce".
Proprio qui starebbe l'inghippo: quattro procedimenti, in cui non è stata registrata l'accettazione, riguardano un nido di Pontedera. "Per questa struttura esiste una lista di attesa di bambini aventi diritto di accesso nel momento in cui si liberasse un posto - hanno specificato - in ogni caso, l’Unione e il Comune di Pontedera stanno comunque sondando ogni percorso giuridico, amministrativo e tecnico per tentare di contemperare l’interesse sostanziale dei 4 bambini alla continuità educativa con i diritti di chi allo stato attuale è legittimamente in lista d’attesa".
"Le regole e qualsiasi procedimento amministrativo sono sempre migliorabili e perfettibili: allo scopo sarà pure avviato un momento di confronto con tutti i Comuni per aggiornare l'assetto che disciplina le modalità di accesso ai nidi - conclude la nota - tuttavia, non vi è dubbio alcuno che ogni regola di qualsiasi percorso serva a garantire trasparenza e uniformità, il rispetto dei diritti e degli interessi legittimi di tutti. Perché così funzionano gli Stati di diritto come il nostro".