Si è svolto come da programma il presidio di protesta organizzato da vari coordinamenti e associazioni della Valdera che, nei giorni scorsi, avevano lanciato l'iniziativa contro il Keu e l'ipotesi di base diffusa che riguarderebbe anche Pontedera.
All'incirca un centinaio di persone si è ritrovato di fronte a Palazzo Stefanelli, con bandiere anche di partiti politici, come Sinistra Italiana, Rifondazione Comunista e Movimento 5 Stelle, che da qualche settimana ha lanciato la riorganizzazione territoriale tra Valdera, Comprensorio e Valdicecina.
La manifestazione, comunque, è stata promossa soprattutto dal coordinamento Valdera Avvelenata, dai due Comitati No Base di Pisa e Pontedera, da Valdera Comunista e dall'Associazione La Rossa.
"Abbiamo l'obbligo di dire no alla base diffusa - ha detto Alessandra Benvenuti del Comitato No Base Pontedera - non vogliamo ulteriori cementificazioni: non un euro e non un centimetro quadrato in più per la base militare e per l'ampliamento delle discariche. Le istituzioni devono sapere che ci troveranno sempre contrari".
Qualche mugugno, invece, da parte di alcuni cittadini, giunti in centro pensando di trovare la manifestazione "Pontedera Cosplay", rinviata proprio per la concomitanza della manifestazione. "Non è accettabile - ha commentato Matteo Bagnoli, capogruppo di Fratelli d'Italia di passaggio in piazza Cavour - si sarebbe potuto organizzare meglio, garantendo anche lo svolgimento dell'iniziativa".
Poco dopo, però, com'era già accaduto qualche mese fa, a Bagnoli è stato chiesto di allontanarsi dalla piazza: a seguito di un breve e pacifico confronto con un'attivista, l'esponente di FdI ha deciso di andarsene.