Attualità

​Non dimentichiamo la grande Athe

A sette anni dalla sua scomparsa l'amico Marcello Casati ricorda la sua dedizione nei confronti del popolo e le sue doti di scrittrice

Athe Gracci, giovanissima a Firenze

"Oggi, domenica 19 gennaio, sono sette anni che Athe Gracci ci ha lasciati. Chi la ricorda in Italia e all’estero come grande scrittrice. A Pontedera, oltre per i suoi libri e le poesie, sarà ricordata anche perché girava sempre con la sua bicicletta e la camicia di seta bianca: la garibaldina in camicia bianca”. Così la chiamavo e Athe era molto contenta perché l’accostamento a Garibaldi la faceva sentire vicino al popolo". Con queste parole inizia il ricordo dell'amico sindacalista Marcello Casati. Parole al miele per l'amica Athe, nata nel 1922 a Livorno e morta nel 2013.

Athe Gracci e Marcello Casati, qualche anno fa

Athe era "vicino alla povera gente che tanto ha aiutato, sia per la sua professione d’insegnante sia per la disponibilità economica. L’ha fatto per aiutare le famiglie bisognose, in silenzio e con riservatezza. Le doti che la distinguevano e di cui sono rimasto affascinato erano la semplicità, la sincerità e l’amore per la sua città. Mi chiedeva di scrivere assieme un libro sulla Piaggio, visto i miei trascorsi in fabbrica da sindacalista". 

"Dopo la sua morte, chiesi al Comune di Pontedera di dedicare nella nuova biblioteca comunale Giovanni Gronchi, una targa alla sua memoria. Non so se questa mia richiesta sia stata esaudita. Spero tanto di si. Oggi il mondo sta cambiando a una velocità impressionante. Molte volte ci scordiamo quanto accaduto qualche tempo prima. Non solo Athe, ma altri importanti personaggi hanno dato tanto alla città di Pontedera e ai cittadini. Noi non possiamo, anzi non dobbiamo, dimenticarci di loro" ha concluso Casati. 

Athe Gracci

Athe Gracci giovanissima a Firenze