Politica

Numeri del commercio, "Servono azioni concrete per la sicurezza"

Il saldo positivo tra aperture e chiusure di attività nel 2024 non basta per Fratelli d'Italia: "Dobbiamo istituire un tavolo sul degrado urbano"

I numeri del commercio pontederese nel 2024 preoccupano Fratelli d'Italia. Il gruppo consiliare di opposizione, visti i dati sulle aperture e chiusure delle attività durante lo scorso anno, lancia infatti l'allarme, nonostante il saldo sia positivo.

"Questi dati riflettono una crisi profonda - ha detto Alessandro Brini, consigliere di Fratelli d'Italia - Pontedera un tempo era uno dei poli commerciali più vivaci della Toscana, con una rete di negozi di pregio, radicati sul territorio e non semplicemente succursali di grandi catene internazionali. Oggi quel tessuto è sempre più fragile".

"È vero che si sono registrate 48 aperture contro 35 chiusure, ma il dato meramente numerico non basta - ha aggiunto la consigliera Federica Barabotti - bisogna leggere con attenzione la qualità del fenomeno: nel 2024 hanno chiuso ben 25 negozi di vicinato, alcuni attivi da decenni. Inoltre, quanti di quelli che hanno cessato l’attività avevano aperto da meno di tre anni? Questo dato è essenziale per comprendere la reale sostenibilità delle nuove aperture".

Anche per questo, il capogruppo Matteo Bagnoli ha annunciato che, nelle prossime sedute del Consiglio comunale, Fratelli d'Italia presenterà diverse proposte in merito. "Servono azioni concrete: senza sicurezza, il commercio non può vivere, e senza commercio si spegne anche la vita nelle strade - ha detto - è urgente rivitalizzare le vie secondarie di Corso Matteotti e fornire sostegni mirati sia alle nuove attività, sia a quelle storiche".

"Una città senza attività è una città destinata al declino - ha concluso - per questo rilanciamo anche la nostra proposta, rimasta inascoltata, di istituire un tavolo permanente contro il degrado urbano e per la riqualificazione della città, coinvolgendo istituzioni, associazioni di categoria, consulte e cittadini. Pontedera ha bisogno di una visione strategica e condivisa per rilanciarsi".