Politica

Obbligo di Pos, "Il Comune contribuisca"

A richiederlo è Fratelli d'Italia, che presenterà una mozione in Consiglio comunale: "Occorre un contributo per sostenere le spese dei commercianti"

Piazza Curtatone nel Corso Matteotti di Pontedera

L'entrata in vigore dell'obbligo di Pos, ovvero di accettare i pagamenti elettronici da parte dei commercianti pena sanzioni pecuniarie, dev'essere sostenuta dall'amministrazione comunale con un contributo economico. Ne sono convinti gli esponenti di Fratelli d'Italia, che chiedono al Comune di prevedere un sostegno per l'acquisto e la gestione dei sistemi di pagamento elettronico.

"L’obbligo di accettare i pagamenti elettronici significa imporre, alle categorie economiche coinvolte, l’onere di sostenere considerevoli spese - hanno commentato Matteo Bagnoli ed Emanuele Parravicini - nonostante anni di crisi economica e sanitaria e le recenti difficoltà dovute alla guerra in Ucraina, il Governo se ne frega e chiede un ulteriore sacrificio economico ai commercianti, agli imprenditori, agli artigiani e ai liberi professionisti. È una vergogna".

"Crediamo fortemente che sia necessario e vitale per l’economia del territorio compiere ogni sforzo possibile per sostenere settori già pesantemente penalizzati . hanno aggiunto - per questo motivo, presenteremo una mozione per chiedere che sia prevista l’erogazione di un contributo economico una tantum per sostenere i costi di acquisto e di gestione dei dispositivi per i sistemi di pagamento elettronico per chi esercita la propria professione nel territorio comunale".

"La stessa mozione verrà presentata in sede dell'Unione Valdera, così da coinvolgere tutti i Comuni aderenti - hanno concluso - non è infatti immaginabile che piccole attività di paese e botteghe di vicinato debbano sostenere ulteriori costi fissi di sola gestione per il Pos che sfiorano i 200 euro".