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Oggi di 132 anni fa nasceva Gronchi

Presidente della Repubblica dal 1955 al 1961, è stato ricordato anche da Mattarella in visita a Pontedera un anno fa nell'anniversario della morte

Giovanni Gronchi

Figlio di Sperandio Gronchi, contabile di un pastificio e nel tempo libero piazzista di salumi, e di Maria Giacomelli che sei anni dopo morì, Giovanni Gronchi vide la luce il 10 settembre 1887 in un modesto appartamento all'inizio di via I° Maggio. Visse un'infanzia tutt'altro che agiata e per laurearsi si impegnò a dare ripetizioni al tempo stesso cominciando in giovanissima età una sempre più impegnata attività politica in campo cattolico, Sia a Pontedera che a livello nazionale. Si presentò anche candidato a Palazzo Stefanelli ma non fu eletto.

Quando scoppiò la Grande Guerra volle partire volontario nonostante l'esonero di cui aveva diritto come orfano, poi aderì al primo governo Mussolini con la carica di sottosegretario ma ben presto uscendo da quella coalizione di forze anti socialcomuniste. Durante il fascismo si dette al commercio non sempre trovando fortuna mentre a fine guerra ebbe subito incarichi importanti fino all'elezione a Presidente della Repubblica nel 1955. Democristiano di sinistra fu spesso criticato nella sua Dc che non lo ripresentò per un secondo mandato.

Ma Gronchi non dimenticò mai la sua Pontedera dove ebbe fedeli seguaci ma anche qualche avversario politico, come il ministro Togni, anche lui pontederese, che guidava la corrente moderata della Dc.

Gronchi perse la prima moglie e si risposò. Morì a Roma nel 1978 e da allora riposa nella tomba di famiglia al cimitero della Misericordia insieme anche a entrambe le consorti. E mentre più nessuno chiama Villaggio Gronchi quello che contribuì a far nascere sul viale Italia di fuori del ponte, dopo un periodo, diciamo così, di quasi dimenticanza, Pontedera ha dedicato a Gronchi una piazza e recentemente anche la nuova biblioteca comunale.