Cronaca

Fratelli spacciatori, consegnavano in auto

La polizia ha arrestati due giovani di Casciana Terme dopo le indagini, iniziate a gennaio. Gli spacciatori si muovevano, rifornendo tutta la Valdera

All’alba stamattina la polizia ha arrestato due fratelli di nazionalità marocchina, di 25 e 22 anni, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Pisa, per i reati di detenzione con finalità di spaccio di sostanza stupefacente aggravata e continuata.

Gli uomini della squadra mobile di Pisa e della squadra di polizia giudiziaria del commissariato di Pontedera, alle sei di questa mattina, hanno rintracciato i due fratelli nella loro abitazione a Casciana Terme.

Qui gli agenti, insieme ai cani antidroga della guardia di finanza, hanno fatto un'approfondita perquisizione. Sono stati trovati e sequestrati circa 1400 euro, ritenuti provento dell’attività di spaccio e 0,3 grammi di cocaina. Nell’ambito della perquisizione, il fratello più giovane è stato trovato in possesso anche di tre banconote da cinquanta euro contraffatte, circostanza per la quale verrà denunciato.   

Le indagini sui due giovani sono iniziate a gennaio. Durante vari appostamenti gli agenti hanno individuato una decina di consumatori della zona della Valdera che sono stati ascoltati dalla polizia.

I consumatori, hanno spiegato ancora dalla polizia, "hanno dichiarato chi fossero i pusher operanti in quella zona, dai quali acquistavano abitualmente sostanza stupefacente".

Gli investigatori, anche monitorando i telefoni dei due, hanno così ricostruito il loro giro d’affari definendolo "ragguardevole". I fratelli avevano già precedenti condanne in materia di vendita di sostanze stupefacenti. 

La polizia ha spiegato che la piazza di spaccio non era fissa, ma itinerante. I due marocchini, soprattutto in orario serale e notturno, usavano due auto per spostarsi e rifornire i propri clienti, dando appuntamento ai consumatori in varie zone della Valdera.

Dalle analisi del traffico del tabulato telefonico è emerso come i due fratelli avessero contatti quasi quotidiani con una trentina di consumatori di sostanze stupefacenti, non solo di Pontedera, ma anche di Buti, Ponsacco, Bientina, Palaia, Vicopisano, Santa Maria a Monte e Fornacette. In tutti questi posti si concretizzavano le cessioni di cocaina.