Lavoro

L'ostinazione delle lavoratrici ex Piaggio

24 ore dopo, l'occupazione del tetto del polo del Sant'Anna va avanti, tra difficoltà e fatica. Benvenuti: "Nessuna solidarietà dalle istituzioni"

Gli occupanti del tetto del polo della biorobotica del Sant'Anna a Pontedera (foto da FB)

"La situazione è complicata, la conformazione del tetto non è quella di Palazzo blu e dormiamo in pendenza sulle tegole: è stato faticoso, nonostante le tende e i sacchi a pelo". Alessandra Benvenuti, sindacalista di Usb in Rsu Piaggio, racconta così la prima giornata di alcune lavoratrici  ex Piaggio attualmente presenti sul tetto del polo di biorobotica del Sant'Anna a Pontedera, occupato per la protesta contro l'azienda. "Non abbiamo intenzione di scendere - ha continuato - abbiamo i cartoni e i teli se stanotte dovesse piovere".

Sarebbe la seconda nottata passata in tenda, con tutti i rischi dovuti al meteo che promette un po' di pioggia. "C'è un'assenza totale delle istituzioni della Valdera e della Toscana, il primo che dovrebbe farsi carico della situazione è il sindaco di Pontedera, che è responsabile della salute dei cittadini - ha proseguito Benvenuti - sta venendo meno la sicurezza per chi è su questo tetto". Proprio per questo, una delle lavoratrici presenti sul tetto, la più anziana, ha dovuto abbandonare la struttura prima della notte. "Nessun sindaco è venuto a portare solidarietà, così come dalla Regione - ha specificato - i sindacati confederali e il governo non si occupano del mondo del lavoro, anzi, si è scelto di smantellarlo".

A terra, invece, è Cinzia Della Porta di Usb a raccontare la giornata. "Abbiamo contattato prefettura, Regione e sindaco - ha detto - ci lascia basiti questo immobilismo delle istituzioni: il nostro appello è quello di cercare quantomeno di arrivare a un confronto".

Quindi, un richiamo anche allo stesso Sant'Anna, che avrebbe sospeso un lavoratore della portineria dopo l'accesso dei manifestanti. "Chi è sul tetto sta mantenendo un comportamento rispettoso, chiediamo semplicemente di solidarizzare, perché non vogliamo arrecare alcun danno - ha concluso - è stato sospeso un lavoratore, ma non c'entra niente: la responsabilità di quanto accaduto è soltanto nostra".