Cultura

8 racconti che parlano, ecco il libro di Filippo

Pubblicato con Porto Seguro, è uscita la raccolta "I fiori e le macerie" di Filippo Bernardeschi, 36enne de La Rotta e insegnante di break dance

L'autore Filippo Bernardeschi

A dieci anni di distanza dalla prima pubblicazione, "L'ultima consegna", Filippo Bernardeschi torna in libreria con una raccolta di 8 racconti che si parlano e che raccontano una storia unica, vista da tanti punti di vista. È "I fiori e le macerie", edito da Porto Seguro, che per l'autore è stato un punto di svolta.

"Ho cominciato a scrivere questi racconti tra il 2013 e il 2015, ma li ho lasciati nel cassetto. Mi sembravano troppo complicati e cupi, non credevo che potessero piacere alle persone - ha detto Filippo - dopo anni, però, alcune persone mi hanno spronato a provarci e mi sono fatto coraggio. Avevo bisogno di ripartire, mi sentivo un po' bloccato nella vita e, alla fine, è andata bene".

Filippo, che ha collaborato anche con QUInews ed è un giornalista, è residente a La Rotta e nella vita è un insegnante di break dance, passione che coltiva da oltre 20 anni.

"Si tratta di una specie di raccolta divisa in tre sezioni, dove i racconti si parlano tra di loro, soprattutto nella prima e nella terza - ha spiegato - nella sezione centrale, invece, ci sono delle storie scritte da uno dei personaggi. È un'opera in bilico tra il romanzo e la raccolta".

"I fiori e le macerie" parla di un ragazzino curioso che, come ogni anno, trascorrerà l'estate al mare. Un nuovo vicino, uno scrittore, che condividerà la sua saggezza con lui e un'affascinante e misteriosa bambina. Per il protagonista si apre un mondo nuovo, anche se su tutto aleggia sempre la tenebra di un ignoto pericolo che si sta avvicinando.

La sua storia sembra allora interrompersi, ma solo per dare spazio alle "macerie" della vita dello scrittore: otto racconti che tiene chiusi in un baule per arginare la sua stessa disgregazione, e che riporteranno il protagonista, ormai anziano, nel luogo di partenza.

"Considero questo come il mio primo romanzo, solo che quel romanzo mi è franato fra le mani mentre lo scrivevo - ha scritto Filippo nella quarta di copertina - ecco allora 8 tormentati racconti che si parlano fra loro. È un libro cupo, intricato e fortemente simbolico, che spero che venga letto come un inno al potere salvifico della bellezza e dell'arte".