Attualità

Pendolari a piedi e autisti malmenati sui bus

I sindacati Cgil, Cisl, Uil e Cisal denunciano le condizioni del trasporto pubblico locale e raccontano l'ultimo grave caso avvenuto a Pontedera

"L'unica certezza è che i passeggeri restano a piedi, che i lavoratori vengono costantemente minacciati o più verosimilmente malmenati dagli utenti, l’ultimo increscioso fatto è accaduto ieri a Pontedera, dove un’autista ha ricevuto un cazzotto da un extracomunitario". E' la denuncia fatta in coro dai sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt Uil e Faisa Cisal di Pisa in merito alla situazione del trasporto pubblico locale.

"Sono anni, che andiamo a denunciare questo stato di cose - si legge in una nota congiunta dei quattro sindacati -, sono anni che mettiamo in evidenza la criticità dei mezzi usati dalla Ctt Nord, dalla loro anzianità e dallo scarso numero di mezzi che la mattina escono dai depositi. La conseguenza delle nostre inascoltate denunce oggi fa gridare gli utenti e l’opinione pubblica, e mai prima di adesso nessuno si è preso a cuore il problema. Cittadini che pagano biglietti e abbonamenti e che poi restano a piedi perché non tutti hanno la possibilità di salire sui mezzi pubblici".

"È uno scarica barile continuo di responsabilità - continuano -, la colpa di questo stato di cose, sono sempre di qualcun altro. Quando degli Enti Pubblici che non pagano per eventuali corse bis, quando la colpa è della Regione Toscana che non finanzia ulteriori acquisti di autobus, ma nessuno ha il coraggio di addossarsi le responsabilità per il mancato acquisto di nuovi autobus o perché esiste una reale carenza di personale autista. È doveroso ribadire che è una cosa vergognosa invece dare la colpa ai lavoratori, se le corse non si effettuano, non è colpa dei lavoratori in servizio, anche loro sono costretti a stare fermi nei depositi per carenza di vetture o perché l’azienda CTT Nord non riesce a ricoprire i turni perché manca il personale". 

E ancora: "Gli autobus scarseggiano, c’è un parco autobus vecchio di oltre 12 anni medi, mancano i pezzi di ricambio e si vampirizzano gli autobus fermi per altri guasti per prendere i pezzi di ricambio utili a ripararne altri, manca il personale autista, non viene rispettato il turn over, scelte degli amministratori locali che anziché incoraggiare l’uso del mezzo pubblico con scelte cervellotiche, allontanano i cittadini dall’uso del mezzo pubblico. A tutto questo si aggiungono i lavori che vengono effettuati sulla viabilità provinciale che causano deviazioni alle quali non si fa fronte dando delle percorrenze sufficienti per effettuare il servizio rispettando i tempi".

"La politica, le aziende che svolgono il servizio di Tpl - hanno concluso i sindacati -, non si curano dei diritti dei passeggeri e dei dipendenti, la cosa che interessa maggiormente è quella di risparmiare, di fare utili a discapito dei più deboli, i cittadini e i lavoratori".