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"Per ammodernare la FiPiLi un bollino da due euro"

Il sindaco Franconi lancia la proposta: un contrassegno come in Svizzera e Austria per intercettare le risorse per la Strada di grande comunicazione

Il sindaco Matteo Franconi

Una nuova proposta, per mettere finalmente mano alla FiPiLi e renderla una strada che possa accogliere il volume di traffico di oggi, non degli anni Sessanta, quando è stata progettata. L'ha lanciata il sindaco Matteo Franconi, che per intervenire sulla Strada di grande comunicazione sposa l'idea di Eugenio Giani per una società dedicata esclusivamente allo scopo, introducendo una novità: l'idea di un "bollino" per ogni utente.

Del resto, le condizioni attuali della FiPiLi sono ben note. "Un’opera pensata male, progettata negli anni Sessanta per volumi di traffico lontani anni luce da quelli odierni, costruita peggio e gestita prima in maniera disastrosa per diventare poi un pozzo senza fine di fondi pubblici - ha detto - ogni giorno i 60mila veicoli che sono costretti a imboccarla sono obbligati, loro malgrado, a sperare nella buona sorte. Il rischio peggiore è di trovarsi in un incidente anche grave: la media è vicina a uno al giorno".

"I limiti strutturali sono troppi e sotto gli occhi di tutti - ha aggiunto - corsie a tratti molto strette, poche piazzole di sosta, assenza di corsie di emergenza per gran parte del tracciato, manto stradale non drenante per diversi tratti, grande flusso di mezzi pesanti e assenza per tutto il tracciato di terze corsie per consentire un deflusso più regolare del traffico".

Per risolvere queste criticità, dunque, servono fondi. Non solo per garantire sicurezza, ma anche per inserire la FiPiLi nell'ambito del progetto di Darsena Europa. "Per questo motivo, nel Piano operativo abbiamo previsto il truck park, un'infrastruttura di valenza territoriale  all'uscita della FiPiLi pensata al servizio degli autotrasportatori, dei mezzi pesanti e del polo logistico - ha specificato Franconi - credo pertanto che abbia fatto bene il presidente Giani ad affrontare di petto il problema e lanciare l'idea di una società dedicata alla progettazione e alla realizzazione degli investimenti necessari".

Ma con quali fondi dovrebbe agire questa società? Qui Franconi, appunto, lancia l'idea del "bollino", ovvero un contrassegno obbligatorio per circolare e il cui costo varia in base al modello di auto e alla durata. "La mia idea è che sia sbagliato immaginare un alto pedaggio per i tir e i mezzi pesanti: caricare soltanto sulle spalle del sistema produttivo e del trasporto su gomma rischia per un verso di gravare troppo su un segmento importante dell'ecosistema toscano - ha concluso - non credo sia un'eresia discutere su qualche opzione alternativa: mi riferisco a qualcosa di simile al bollino giornaliero, settimanale, mensile o annuale che si usa in Svizzera o Austria. Se davvero due o tre euro al mese fossero il prezzo da pagare per finanziare la costruzione di una strada sicura e finalmente adeguata, potrebbe anche valerne la pena avviarla".