Lavoro

Per fare il buttafuori ci vuole il corso

Dopo l'entrata in vigore della nuova legge nazionale non bastano solo i muscoli, servono anche competenze specifiche

La Regione Toscana forma professionisti nella gestione della sicurezza nei locali pubblici. Una volta si chiamavano buttafuori, erano di solito uomini grandi e robusti che solo a guardarli facevano paura, ma oltre ai muscoli non avevano alcuna competenza.

Con l'entrata in vigore della legge nazionale e regionale del 6 ottobre 2009 è mutata la denominazione del profilo in Personale addetto ai servizi di controllo delle attività di intrattenimento e di spettacolo in luoghi aperti al pubblico o in pubblici esercizi, ma soprattutto sono cambiate le regole. 

Per poter essere iscritti all'elenco che consente di esercitare questa attività che ormai è diventata una professione, occorre l'autorizzazione rilasciata dalla prefettura, e ciò potrà avvenire solo dopo che il richiedente avrà superato con esito positivo un corso riconosciuto dalla Regione Toscana di 90 ore in cui vengono trattati argomenti riguardanti l'area giuridica in materia di ordine e sicurezza pubblica (Ruolo e Funzioni), norme penali e responsabilità dell'addetto al servizio di controllo; normative sulla sicurezza; prevenzione incendi; nozioni di primo soccorso; area psicologico-sociale con tecniche di comunicazione.
Viene dato un risalto particolare all'insegnamento della capacità di autocontrollo e della gestione dello stress a contatto con il pubblico incluso la mediazione dei conflitti.

I criteri che escludono l'iscrizione nell'elenco sono l'avere pendenze penali o una storia clinica di alcolismo e di tossicodipendenza. L'entrata in vigore di questa legge e il collegamento sempre più stretto e professionale con le forze dell'ordine garantiscono sicuramente un servizio migliore a tutti coloro che sono amanti degli spettacoli e degli intrattenimenti.

 Maggiori informazioni al centro di formazione Afram di Pontedera in via Savonarola.