Politica

"M5s? Aver fatto politica è una colpa da espiare"

Immediata risposta del segretario Pd Tognetti. I Cinque stelle avevano criticato il ruolo dell'ex assessore Pardossi nel progetto di Villa Crastan

Fabio Roberto Tognetti, segretario Pd Pontedera

Botta e risposta tra Cinque stelle e Pd sulla questione del percorso partecipato di Villa Crastan. Gli esponenti pentastellati avevano criticato che a gestire le operazioni fosse una cooperativa, la Socialab, di cui fa parte Cristian Pardossi ex assessore di Castelfranco in quota Pd.

"Per il Movimento Cinque Stelle - ha esordito il segretario pontederese del Pd Fabio Roberto Tognetti - sempre molto attento a dar lezioni di morale, etica e legalità alle altre organizzazioni, salvo adottare interpretazioni in senso completamente opposto quando le questioni riguardano propri militanti e le scelte dei propri amministratori, l’aver fatto politica costituisce in tutta evidenza una colpa da espiare, un peccato per il quale occorre scontare una pena, come, ad esempio, l’esilio o l’indigenza".

"E' questo quello che si può rilevare dalle considerazioni che gli esponenti pontederesi - ha ripreso Tognetti - hanno recentemente mosso sull’affidamento (con regolare gara) della gestione del percorso partecipativo su Villa Crastan alla Cooperativa Sociolab di Firenze, colpevole, a propria volta, di avere alle proprie dipendenze un ex amministratore pubblico, esperto di urbanistica e rigenerazione urbana".

Il segretario Pd ha aggiunto: "Si rassegnino, dunque, i giovani che vogliono oggi avvicinarsi alla politica e alla gestione della cosa pubblica: per il Movimento Cinque Stelle o si portano dietro come dote i beni di famiglia (ammesso che li abbiano) o scelgono un percorso professionale che li tenga del tutto lontani dall’avere rapporti con il settore pubblico o, infine, dovranno accettare il fatto di non poter svolgere alcun lavoro".

Tognetti ha poi rimarcato: "Risulta ancor più paradossale il fatto che da una parte si condannano i politici di professione, chi (legittimamente a nostro avviso) fa del servizio per la cosa pubblica il proprio mestiere, ma dall’altra si mettono alla berlina i fuoriusciti, gli ex, come se fossero macchiati di un peccato originale. Quelle dei nostri pentastellati sono considerazioni pericolose, strumentali, sguaiate, che insultano professionalità e competenze senza alcun rispetto giusto per alzare un po’ di polverone. Ne prendiamo atto, ormai esasperati da questo atteggiamento di presunta superiorità condito dalla suddetta doppia morale, riservandoci tuttavia la possibilità di commentare le future sorti dei nostri esponenti grillini una volta che avranno dismesso i loro panni di politici".