Lavoro

Piaggio, Cgil, "Nessun conguaglio ai lavoratori"

Il sindacato Fiom Cgil:"Piaggio distribuisce dividendi agli azionisti, ma per i lavoratori nessun conguaglio del premio"

"Come avevamo previsto, anche quest’anno il premio concordato con l’azienda a gennaio 2020 non darà risultato, quindi non ci sarà nessun conguaglio per i lavoratori del gruppo Piaggio".

Lo dicono la Fiom Cgil nazionale, Fiom Cgil Venezia, Fiom Cgil Pisa, Fiom Cgil Lecco, Coordinamento Rsu Fiom Gruppo Piaggio.

"I ricavi della Piaggio aumentano e vengono distribuiti dividendi agli azionisti, ma ciò non accade per i lavoratori", spiega ancora il sindacato.
"Gli unici aumenti salariali ci sono stati perché nell’accordo avevamo stabilito il riconoscimento di incrementi economici sugli acconti mensili, ma il risultato a conguaglio per far scattare ulteriori premi, ancora una volta, non sono maturati.
Bisogna provare a riconsiderare i parametri del premio affinché siano più performanti, non ci sembra giusto che di pari passo alla crescita aziendale non migliorino anche i salari dei lavoratori.
Con il rinnovo del contratto aziendale di gruppo siamo ritornati anche a discutere di occupazione, nell’ultimo anno sono state fatte molte assunzioni, adesso bisogna creare le condizioni per arrivare alla stabilizzazione dei contratti a termine, ben sapendo che questa organizzazione sindacale non firmerà accordi di prossimità. C’è ancora da gestire una fase pandemica difficile, ma nel frattempo le persone hanno cambiato abitudini e rivalutato le due ruote come mezzo per muoversi in sicurezza".


"Siamo convinti - conclude la Fiom - che il gruppo Piaggio possa ritornare ad alti livelli e ad importanti incrementi produttivi, questo sicuramente è dovuto anche agli investimenti fatti, ma vi deve essere una migliore qualità delle condizioni di lavoro, investimenti sul microclima e più redistribuzione economica per tutti i lavoratori.
Qualsiasi modernizzazione può avvenire se fatta con il consenso dei lavoratori ed il miglioramento delle loro condizioni.
Va infine aperta una discussione sul sistema produttivo complessivo e l’indotto, mentre con le Regioni ed il Governo va affrontata una seria discussione sulla prospettiva della mobilità nel nostro paese e in Europa".