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Piaggio, da Usb l'allarme sui numeri

L'Unione Sindacale di Base chiede un tavolo di confronto con il Ministero delle Imprese e la Regione: "Basta rinvii, servono garanzie"

Lo stabilimento Piaggio di Pontedera

Da Piaggio non ci sono comunicazioni in merito, ma dall'Unione Sindacale di Base arriva comunque un grido di allarme per quanto riguarda i risultati finanziari del primo trimestre del 2025.

Numeri che, stando a quanto riportato dal sindacato, metterebbero in evidenza un crollo di ricavi e utili, oltre all'aumento dei debiti. "L'azienda arretra su tutti i fronti, scaricando sui lavoratori le conseguenze di scelte industriali inefficaci e della totale assenza di una visione strategica - hanno spiegato - i ricavi sono in calo del 13,4%, a 370,66 milioni di euro, complice un mercato europeo in contrazione anche per effetto della nuova normativa Euro 5+, alla quale Piaggio si è fatta trovare impreparata".

"L'utile netto è dimezzato, a 8,73 milioni contro i 18,68 milioni del primo trimestre 2024, mentre l'indebitamento finanziario netto è alle stelle - hanno aggiunto - di fronte a questo quadro allarmante, la dirigenza si trincera dietro dichiarazioni vaghe per giustificare risultati che, invece, sono invece il frutto di scelte sbagliate".

"Abbiamo richiesto un incontro urgente al Ministero delle Imprese e del Made in Italy e alla Regione Toscana per l’apertura di un tavolo di confronto - hanno concluso - al centro della discussione devono esserci le garanzie occupazionali, la tenuta produttiva e la destinazione delle risorse pubbliche già erogate o in programma. Pretendiamo risposte immediate e impegni concreti: il tempo dei rinvii è finito".