Lavoro

Piaggio, "Dividendi a azionisti, non a lavoratori"

"Piaggio distribuisce dividendi agli azionisti, ma non ai lavoratori", dice la Fiom Cgil, aggiungendo che "Non ci sarà alcun accrescimento economico"

"Mentre i ricavi del Gruppo Piaggio aumentano e vengono distribuiti dividendi tra gli azionisti, ciò potrebbe non accadere per i lavoratori poiché, a quanto pare, il premio concordato con l’azienda a gennaio 2020 sembra non dia risultato".

Lo dice Massimo Braccini, coordinatore nazionale Fiom Gruppo Piaggio.

"Per i lavoratori probabilmente non ci sarà nessun accrescimento economico, anche se siamo in attesa che siano resi formalmente noti dall’azienda i dati sugli indicatori", aggiunge.

"Gli aumenti salariali ci sono stati e ci saranno perché nell’accordo, e non a caso, avevamo stabilito il riconoscimento di incrementi sugli acconti mensili, ma il risultato, sembra non maturi.

Sarebbe necessario che di pari passo alla crescita aziendale aumentassero di più anche i salari dei lavoratori.

Con il rinnovo del contratto aziendale di gruppo siamo riusciti a creare le condizioni per redistribuire una parte della ricchezza che fa l’impresa, ma non lo riteniamo sufficiente."

"Non ci accontentiamo solo degli anticipi mensili, (seppur importanti e che prevedono un aumento di 55 euro al mese a regime) ma bisogna che vi sia anche un risultato positivo a conguaglio del premio di risultato e siano erogati ulteriori aumenti economici ai lavoratori", aggiunge il sindacalista.

"Con il rinnovo del contratto aziendale di gruppo avevamo creato anche le premesse per favorire le assunzioni e tornare a discutere di occupazione, e ciò è avvenuto, adesso punteremo alla stabilizzazione dei contratti a termine.

Bisogna guardare al futuro con un chiaro obiettivo sindacale: come, dove e per chi produrre. Viviamo nell’epoca della gravità pandemica, ma nello stesso tempo le persone hanno cambiato abitudini e rivalutato le due ruote come mezzo per muoversi in sicurezza. Nell’anno passato vi sono stati importanti incrementi produttivi, di vendite e di redistribuzione dei dividendi agli azionisti, troveremmo ingiusto ed incomprensibile che in un anno così importante ai lavoratori non sia maturato il premio di risultato", conclude Braccini.