Attualità

"Piaggio esclude Usb dal confronto"

L'Unione sindacale di base accusa l'azienda di averla tagliata fuori dal dibattito in occasione di un incontro ufficiale con le altre sigle sindacali

Il sindacato Usb torna a parlare di Piaggio, ma stavolta mettendo la sua stessa identità al centro della questione. Venerdì 10 Febbraio 2017, infatti, all’unione industriale di Pisa si svolgerà un incontro sindacale ufficiale convocato dalla stessa Piaggio per discutere dell’applicazione dell’accordo sugli ammortizzatori sociali e sulla procedura di mobilità e trasformazione dei Ptv.

Usb si dice esclusa da questo incontro e accusa Piaggio della scelta: "Dopo un primo periodo di relazioni sindacali “normali” ha formalmente e unilateralmente deciso di escludere dal tavolo di trattativa i rappresentanti territoriali dell’Unione sindacale di base e, cosa ancora più grave, anche i suoi delegati rsu eletti" scrivono i rappresentanti Usb in un comunicato.

"Riteniamo che questa scelta sia un precedente gravissimo. Questi accordi interessano tutti i lavoratori, compresi anche gli iscritti alla nostra organizzazione e riteniamo che sia un fatto inaccettabile parlare dell’applicazione di accordi senza tutte le sigle sindacali".

"Considerato che Usb è stata l’unica sigla sindacale che in maniera unitaria e condivisa ha sostenuto le ragioni del No all’ultimo accordo sulla solidarietà, con questa scelta, indirettamente, l’azienda esclude dal confronto anche tutti quei lavoratori (circa il 40 per cento) che all’ultimo referendum hanno deciso di non piegarsi ai ricatti e alle minacce. In poche parole si sceglie i propri interlocutori senza accettare voci fuori dal coro".

Per contrastare questo atteggiamento Usb informa di avere già inviato una diffida formale alla Piaggio e di aver dato mandato ai legali di preparare un ricorso per condotta antisindacale.

"Come usb ci organizzeremo e ci attiveremo in tutte le sedi mettendo anche in campo qualsiasi iniziativa che possa imporre la nostra presenza a qualsiasi tavolo di trattativa, compresi quelli relativi ai singoli accordi non firmati dalla nostra organizzazione come è normale e corretto che sia". 

Dopo l’incontro con Colaninno avvenuto il 24 gennaio 2017 l'organizzazione ha chiesto alle Rsu appartenenti alle altre sigle sindacali di programmare assemblee retribuite in azienda: "Un passaggio che riteniamo scontato e fondamentale dopo l’incontro con la dirigenza e le gravi e preoccupanti dichiarazioni che in quella sede sono state fatte. La risposta di Fim, Uilm e Fiom, esclusi gli aderenti al “sindacato è un’altra cosa”, è stata negativa. I delegati non ne vedono l’utilità".

Usb conclude ponendosi tre domande: "Perché i delegati non vogliono presentarsi davanti ai lavoratori? Che paura hanno? Perché una sigla sindacale viene volutamente esclusa da un incontro? Le altre sigle sindacali condividono questa scelta?"