Lavoro

Piaggio, i sindacati si fanno la guerra

La Fiom: "Fim e Uilm firmano accordi senza il mandato dei lavoratori". Intanto gli operai passano sempre più settimane a casa, con meno garanzie

Gran parte delle officine saranno vuote tra dicembre e gennaio

Ci sono gli operai o meglio, ce n'è solo una piccola parte, circa trecento a lavoro. Gli altri sono a casa in attesa di rientrare. Poi ci sono i vertici Piaggio che da un lato rimarcano la crescita economica dell'azienda e dall'altro aumentano i giorni di chiusura delle catene a Pontedera.

Infine ci sono i sindacati che dovrebbero difendere gli interessi dei lavoratori in maniera compatta, trattando con l'azienda. Ma questo non succede perché la Fiom Cgil è sempre più ai ferri corti con Fim e Uilm.

Dopo la proposta di dimissioni delle Rsu, avanzata ieri da Simone Selmi di Fiom, e la risposta piccata di Uilm (“Si dimettano loro e smettano di fare campagna elettorale anticipata”) è ancora la Fiom a parlare tramite i due esponenti della Rsu Selmi e Simone Bagnoli.

Ieri pomeriggio c'è stato un incontro coi vertici Piaggio: “E' stata l'ennesima dimostrazione – dice Selmi - che la firma di Pisa, avvenuta a fine ottobre, era una cambiale in bianco. Fim e Uilm hanno illuso i lavoratori dicendo che c'erano i ratei, invece ieri hanno dovuto firmare un accordo in cui compromettono alcuni permessi dei lavoratori per far riscuotere alcune parti di salario. In sostanza Fim e Uilm non hanno il mandato dei lavoratori ma firmano gli accordi con Piaggio. Questa è una palese dimostrazione che la Rsu non funziona. Per questo abbiamo chiesto le dimissioni di tutti, noi compresi. Spero che al rientro a lavoro, tra fine gennaio e inizio febbraio, ci sia una raccolta firme per chiedere le dimissioni”.

Per Simone Bagnoli: “Le richieste della Fiom a Piaggio erano chiare:

1 ci dovevano essere i ratei.

2 ci doveva essere il pagamento pieno delle festività.

3 ci doveva essere la rotazione sul contratto di solidarietà per gravare meno nelle tasche dei lavoratori.

4 ci doveva essere l'assunzione immediata della percentuale dei Part time verticali prevista nel precedente accordo.

5 ci doveva essere un piano di investimenti per il rilancio di Pontedera.

Se ci fossero state queste cose – spiega Bagnoli - la Fiom avrebbe firmato, il problema è che non c'è stata trattativa perché Fim e Uilm hanno firmato immediatamente. Questa è la verità. E ora ci vengono presi i permessi individuali e le ferie del 2016 senza che ci siano i ratei”. Anche Bagnoli auspica un incontro al rientro dalle ferie forzate: “Lavoratori riflettiamo e cerchiamo di fare un'assemblea al rientro per mettere in chiaro tutto quello che viene fatto senza darvi spiegazioni serie”.