Lavoro

Piaggio, per Uilm sì deciso alla solidarietà

Dopo i dissidi tra i vari sindacati: "Bisogna parlare chiaro ai lavori, basta slogan e promesse irraggiungibili. Non è il momento per una vertenza"

"La Uilm negli ultimi anni ha sempre svolto un ruolo attivo sul problema della delocalizzazione della Piaggio e sui problemi del suo indotto, in maniera concreta e non fantasiosa, ha organizzato da sola una raccolta firme contro il lento spegnimento dell'industrie metalmeccaniche della Valdera fornitrici dell'azienda di Colaninno". Il segretario Benedetto Benedetti ha spiegato la situazione e il punto di vista del suo sindacato: "In questa fase di trattative con l'azienda la Uilm ha svolto e sta svolgendo un lavoro di collante tra le forze sindacali, per cercare di unire anziché portare divisioni. Ma ora è venuto il momento di essere chiari con i lavoratori, che si meritano un'informazione seria e reale rispetto a quanto sta accadendo".

La Uilm ha fornito dei numeri: "Il mercato europeo delle due ruote ha perso negli ultimi anni il 60 per cento dei volumi e solo il ricorso agli ammortizzatori sociali ha permesso di proteggere il salario dei lavoratori. Lo possiamo fare solo attraverso la cassa integrazione o con la solidarietà. Non ci sono altre strade, ma è bene sapere che la solidarietà ci può aiutare per più tempo: in parole povere, la cassa integrazione ha una durata di due anni, la solidarietà di tre e rinnovabili".

Benedetti e la Uilm hanno rivolto una domanda ai lavoratori: "Cosa vogliamo fare in questo frangente, fare una vertenza con la Piaggio. Vi sembra il momento ed il contesto giusto? Noi siamo in questo momento per tutelare i lavoratori e per farlo non possiamo che essere per la firma del contratto di solidarietà. Ma un minuto dopo vogliamo attivarci concretamente e seriamente per costringere l'azienda ad un tavolo per la discussione del futuro dello Stabilimento di Pontedera e delle sue lavorazioni e se necessario in seguito coinvolgendo anche i vertici sindacali nazionali e le maggiori istituzioni locali e regionali".

La Uilm ha concluso: "Abbiamo spedito in questi giorni le firme raccolte, circa duemila, al sindaco Millozzi e alla Regione per chiedere un intervento urgente, affinché si possa aprire un confronto con tutte le istituzioni e soggetti politici e sindacali, a partire dalla commissione Regionale,per la ripresa economico-sociale della Toscana parallelamente al confronto con l’Azienda.  Siamo pronti ad un duro confronto con l'Azienda ma solo dopo aver garantito a tutti i lavoratori il miglior ammortizzatore sociale disponibile, ossia la Solidarietà, tutto il resto non è noia purtroppo, ma solo inutile e pericolosa propaganda fatta di slogan e di titoli sbagliati".