Lavoro

Linea dura Usb, il sindacato vuole la vertenza

Gli esponenti dell'Unione sindacale di base: "Situazione inaccettabile, Piaggio ha i bilanci in attivo ma ha deciso di non investire più in Valdera"

La protesta dei lavoratori Piaggio in Comune

"Non chiediamo elemosine a nessuno. Non abbiamo deciso di aprire questa vertenza per far sì che la Piaggio possa accedere ancora di più a sostegni pubblici e ammortizzatori sociali. Il gruppo Piaggio è in attivo dal punto di vista dei bilanci e dei profitti Il gruppo Piaggio ha scelto di non investire più nello stabilimento di Pontedera". Con queste parole il sindacato Usb ha confermato la propria intenzione di andare avanti per aprire una vertenza nei confronti di Piaggio. 

Durante la giornata di sciopero svoltasi venerdì 29 luglio, che ha visto un’altissima adesione in tutte le linee, i lavoratori le lavoratrici Piaggio hanno organizzato un corteo spontaneo per le vie di Pontedera fino alle porte del comune. La manifestazione si è quindi trasferita all’interno dell’atrio del municipio dove è stato chiesto con un incontro con tutto il consiglio comunale: "A seguito delle nostre richieste - hanno detto gli esponenti Usb - una delegazione è stata ricevuta prima dall’assessore alle politiche sociali Marco Cecchi e successivamente, dalla presidente del consiglio comunale Lucia Curcio alla quale è stato consegnato il documento redatto dalla Rsu Usb Piaggio in merito alla situazione di estrema difficoltà, senza risposte, che stiamo attraversando".

"Grazie all’intervento determinato dei lavoratori e delle lavoratrici presenti - hanno proseguito da Usb - abbiamo ottenuto una riunione urgente della conferenza dei capi gruppo in consiglio comunale che ha successivamente deciso di organizzare un tavolo di confronto istituzionale sulla questione Piaggio. Fanno sorridere le dichiarazioni di altri dirigenti sindacali che cercano goffamente di prendersi il merito di aver ottenuto questo risultato".

"Questa situazione è inaccettabile - hanno concluso - e tutti gli attori in campo, comprese le istituzioni, dovranno prendersi le proprie responsabilità. Se sarà necessario siamo pronti anche ad organizzare mobilitazioni e scioperi che abbiano come obiettivo coinvolgere nella vertenza il Ministero dello sviluppo economico oltre che la Regione Toscana. Non siamo più disposti ad accettare passivamente questo silenzio assordante da parte della dirigenza aziendale mentre nuovi modelli e nuove produzioni continuano ad essere trasferite all’estero o esternalizzate e dal PO emerge chiaramente il totale disimpegno di Piaggio nel sito di Pontedera. Infatti, anziché avallare nuovi progetti, insistono nell’uso degli ammortizzatori sociali, sciacallando su Par e ferie dei part time verticali, anticipandone l’uscita per il terzo anno di fila. Non possiamo stare in silenzio di fronte a questo ennesimo affronto a chi per 5 lunghi mesi sara’ senza stipendio e ammortizzatori sociali".