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Più pontederesi alla mensa della solidarietà

La Misericordia fa il punto sul 2021: quasi 8mila pasti, in aumento cinquantenni e sessantenni. Bartoli: "Abbiamo aiutato anche la vaccinazione"

La Misericordia di Pontedera

È un quadro ancora fortemente condizionato dal Covid, quello che la Misericordia di Pontedera offre sull'attività della mensa della solidarietà. Eppure, i dati parlano: ci sono sempre più cinquantenni e sessantenni in difficoltà, i nuovi ospiti che frequentano i locali sono quasi la metà del totale e tra il 2017 e il 2021, i residenti di Pontedera che usufruiscono del servizio sono passati dal 20% al 60% del totale.

"Mettiamo a disposizione di chi ha bisogno una parte del nostro tempo, senza fare alcuna distinzione - ha spiegato Renzo Bartoli, responsabile della mensa - per noi sono ospiti, perché a chi ha bisogno, dobbiamo dare. Si tratta di persone con difficoltà sociali, ma anche di salute, economiche, relazionali. Il nostro dovere è quello di aiutarli".

Nel 2021, i pasti distribuiti in un anno sono 7.866, consumati da 239 ospiti diversi, dei quali 101 nuovi. Tra di loro, la stragrande maggioranza sono uomini, perlopiù tra 40 e 60 anni (84%). I cittadini italiani continuano a essere la maggioranza (44%), seguiti da cittadini di origine africana (41%) e dell'est Europa (13%). Attualmente, la media giornaliera di accessi alla mensa è di 20-22 persone.

"Alcune attività ci hanno aiutato molto, offrendo per esempio cibo. Ma anche tanti cittadini e le associazioni, che ci hanno anche donato del denaro - ha continuato - non ci limitiamo al pasto, ma cerchiamo anche di creare un rapporto. In questo modo, siamo riusciti ad aiutare una decina di persone a vaccinarsi: non è stato semplice, perché si tratta di individui senza residenza o documenti, ma alla fine abbiamo trovato una strada con l'Asl".

"Il lavoro fatto da Renzo è ineccepibile. Sono stati risolti anche dei problemi che, purtroppo, si verificavano nei pressi della mensa - ha aggiunto Matteo Leggerini, governatore della Misericordia - nelle settimane scorse abbiamo ricevuto donazioni da parte di alcune aziende e abbiamo riaperto il Banco farmaceutico. Spesso queste persone si trovano davanti a un muro e diventa difficile farsi aiutare. Per questo, lancio un appello: la mensa è aperta 365 giorni all'anno, chiunque voglia aiutarci con il volontariato, si faccia avanti".