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Polemiche sull'addio del dottor Costa

L'ex direttore di Chirurgia al "Lotti" assume un nuovo incarico a Bari e lascia l'ospedale con polemica: la risposta di Ausl e sindaco Franconi

L'ingresso dell'ospedale "Lotti" di Pontedera

L'addio del dottor Aurelio Costa, ormai ex direttore della struttura complessa di Chirurgia dell'ospedale "Lotti", non è stato dei più morbidi. Lo stesso chirurgo, infatti, attraverso le pagine de Il Tirreno, si era lamentato del trattamento ricevuto che, stando alla sua versione, dopo 7 anni lo aveva costretto a salutare l'Azienda Usl Toscana nord ovest.

Una separazione burrascosa, che ha portato il medico a trovare un nuovo e prestigioso incarico all'Istituto tumori "Giovanni Paolo II" di Bari, dov'è stato nominato come nuovo direttore della struttura complessa di Chirurgia generale a indirizzo oncologico.

Alle sue parole, però, ha voluto rispondere il sindaco Matteo Franconi, che è stato menzionato dallo stesso dottor Costa, e la sua ex Azienda. "Voglio esprimerti la gratitudine della città e mia personale per lo straordinario ed eccellente lavoro fatto - ha scritto il primo in una lettera - sono dispiaciuto che tu chiuda questa importante esperienza con un soggettivo rammarico per le decisioni assunte dalla direzione dell'Azienda Usl in merito alla scelta di ruotare nel ruolo; una decisione aziendale e gestionale che travalica, com'è evidente e giusto che sia, e come sai, le prerogative, le opinioni e le competenze di un sindaco".

"Anche nei tanti incontri che abbiamo avuto ho sempre ascoltato e accolto ogni sollecitazione riguardante l'ospedale, ma mai ho voluto, né potrei volerlo, interferire su questioni interne come quella che hai sollevato - ha proseguito - nonostante le criticità conosciute, da affrontare e superare, hai più contezza di me di come l'intero ospedale, grazie alla straordinaria dedizione e alle capacità dell'intero personale medico e ausiliario, costituisca un presidio sanitario qualificato all'interno del panorama regionale".

"Qualora l'esperienza in Puglia non risultasse definitiva, la nostra comunità sanitaria ti riaccoglierebbe a braccia aperte - ha concluso nella lettera  come sempre ha fatto ogni volta che sia ritornato un professionista autorevole e preparato come te".

Una replica, poi, è arrivata dalla direttrice generale dell’Azienda, Maria Letizia Casani. "Credo che il dottor Costa sia un ottimo professionista e sono convinta che ognuno debba compiere le scelte che ritiene più opportune per la propria carriera - ha detto - Costa è un direttore di struttura complessa, posizione raggiunta grazie a un concorso, mentre la direzione del dipartimento chirurgico è un incarico che la direzione assegna in modo discrezionale. Il fatto che sia stata affidata a un altro professionista non è certo dovuto a sfiducia, ma rientra nel normale avvicendamento e in una rotazione dei diversi incarichi, che sono stati effettuati anche in altri ambiti aziendali".

Di altro avviso, invece, il capogruppo di Fratelli d'Italia nel Consiglio comunale di Pontedera, Matteo Bagnoli, che ha informato del caso il ministro della Sanità, Orazio Schillaci. "Ho riportato il caso del dottor Aurelio Costa, affinché ingiustizie e pressioni politiche non trovino più spazio nel sistema sanità toscano, per un rilancio del sistema sanitario basato su meritocrazia anziché sulla parititocrazia - ha detto - voglio esprimere la mia solidarietà nei confronti dell'ormai ex primario del reparto di Chirurgia, che ha deciso di lasciare dopo che l’Asl non gli ha rinnovato l’incarico di direttore. Pontedera perde un'eccellenza nel campo sanitario per un fantomatico principio di rotazione".