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​Pons ad Heram spiegata 'in breve'

Stavolta si arriverà a quota 30 mila abitanti? Chi sa... e forse qualche notizia in più, mentre si aspetta il Natale, può interessare.

Sono venti-trent' anni, poco più o poco meno, che Pontedera (o meglio i pontederesi doc), vorrebbe diventare una città di almeno e oltre 30 mila abitanti. 

Naturalmente chi è arrivato da altre nazioni è praticamente disinteressato a questo traguardo - 4,41% di senegalesi, 2,27% di albanesi, 2,13% di marocchini  - ma chi è orgoglioso della città vorrebbe superare la quota trentamila ambita dai sindaci Rossi, Marconcini, Millozzi e, pensiamo, Matteo Franconi. Fra l'altro, in questi giorni ai Sindaci è stato anche aumentato lo stipendio con un incremento percentuale che premia i capoluoghi di provincia, le città più popolose e poco i piccoli comuni.

Pons ad Heram è il nome con cui nacque la città otto secoli fa. Nacque con un solo e modesto ponticello mentre ora di ponti ne ha 6: scolmatore, ponte per la città scolastica, ponte sulla Tosco Romagnola, ponte napoleonico perché rifatto ai tempi di Napoleone, terzo ponte a sud e ponte ferroviario.

Visto che abbiamo preso a raccontare un po' di queste notizie a chi magari le conosce in parte o per niente, ricordiamo che il territorio del comune di Pontedera è di 43 chilometri quadrati con la città al centro - altezza 12 metri soltanto - e otto frazioni. Sia pianeggianti che di collina, la più alta quella di Montecastello (132 metri), quindi Treggiaia e La Rotta con 120 metri ciascuna.

Molto altro c'è da dire a chi interessano queste notizie, ma in queste settimane e giorni che si avvicinano sempre più al Natale. più avanti non vogliamo andare.