Con 11 favorevoli, tra cui anche Denise Ciampi per Pontedera A Sinistra, e le quattro astensioni dell'opposizione di Fratelli d'Italia, il Consiglio comunale ha dato il proprio ok al regolamento che dà vita a Ponte Giovani, la consulta giovanile che raccoglierà le istanze e le opinioni della fascia tra i 16 e i 30 anni.
Il testo, dopo un confronto in commissione, è stato emendato anche grazie al contributo delle opposizioni. "Su alcuni punti lo abbiamo volutamente lasciato generico, perché pensiamo che debba essere uno spazio di confronto fattivo - ha detto la vicesindaca Carla Cocilova - dovranno essere i giovani stessi a dargli contenuto. L'obiettivo è che dar vita a un organismo vivace, che dia un apporto efficace e concreto all'elaborazione delle politiche giovanili".
"Rispetto ad altri organismi di altre città, abbiamo tenuto in considerazione anche una quota per ragazzi e ragazze che non risiedono a Pontedera - ha aggiunto - può sembrare strano, ma è importante: vogliamo fare in modo che anche chi frequenta i nostri istituti scolastici, le nostre società sportive o altre realtà possa dare il proprio contributo. C'è poi un collegamento diretto tra questo organismo e il Consiglio comunale, grazie al consigliere delegato".
A coordinare le attività dei 50 giovani che ne faranno parte, infatti, sarà Vito Bazi, membro della maggioranza e delegato alle Politiche giovanili. "Questo progetto nasce da un'esigenza chiara: avere uno spazio vero di ascolto e partecipazione - ha spiegato - alla fine di mesi di lavoro e dialoghi, presentiamo uno strumento che possa permettere ai giovani under 30 di essere protagonisti. Ponte Giovani è un segnale forte e coraggioso di volontà di creare una città ancora più aperta e partecipata".
"Ho notato l'interesse ad accogliere gli spunti dell'opposizione e condivido l'impianto di Ponte Giovani - ha aggiunto Denise Ciampi, capogruppo di Pontedera A Sinistra - rimane per me una questione, ovvero quella di dotare la nostra amministrazione di un bilancio partecipativo. Penso che il futuro debba andare in questa direzione, per le consulte tematiche e per le consulte di quartiere".
Astensione, invece, da Fratelli d'Italia, che critica soprattutto l'impostazione e i metodi con cui si è arrivati all'approvazione. "Ci era stato detto che il consigliere Bazi stava lavorando a questo regolamento, ma poi sulla stampa, a Gennaio scorso, il progetto Ponte Giovani è stato anticipato da un altro giovane, col dubbio che sia nato non tanto negli uffici comunali, quanto nelle sezioni di un ben definito partito politico - ha detto il consigliere Nicolò Stella - inoltre, questa consulta comporta un grande cumulo di cariche per lo stesso Bazi: è consigliere, delegato alle Politiche giovanili e, secondo il regolamento, anche coordinatore di Ponte Giovani".
"La faccenda è nata male - ha concluso il capogruppo Matteo Bagnoli - si è mancato di rispetto a Fratelli d'Italia, che per prima ha proposto di istituire una consulta giovanile. Lentamente siamo arrivati a copiare male il regolamento del 1999. Personalmente, ritengo poco opportuno che non ci possa essere una votazione democratica tra i membri, ma che venga imposto dall'alto. Tra l'altro, spero che si possa arrivare prima dell'estate alla formazione delle consulte di quartiere e di frazione".